Salerno, im migrato trovato morto: era ad un incontro chiarificatore

Salerno e il giallo del bengalese morto: omicidio d'impeto dopo una lite

Il ritrovamento del cadavere a Capitolo San Matteo
Il ritrovamento del cadavere a Capitolo San Matteo
di Angela Trocini
Martedì 21 Marzo 2023, 06:35 - Ultimo agg. 12:44
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Un delitto d’impeto e non un’azione premeditata. Un taglio netto alla gola, inferto con una lama, avrebbe ucciso il 33enne bengalese ritrovato cadavere in via Capitolo San Matteo. Un omicidio che, almeno da una prima ricostruzione, potrebbe essere scaturito da una lite degenerata piuttosto che all’inserimento della vittima in ambiti criminali. Un appuntamento dato in un luogo lontano da occhi indiscreti, in quanto molto appartato (la strada dove è stato scorto il cadavere, domenica mattina da una coppia di ciclisti, è chiusa al traffico e collega la zona industriale di Salerno alla litoranea), probabilmente per dirimere questioni legate a piccoli screzi nati in strada. Sicuramente sarà disposta l’autopsia anche per avere riscontri certi sulle cause della morte: il taglio alla gola, da sinistra a destra (almeno da una prima ricostruzione, sebbene si dovrà attendere l’autopsia per averne la certezza), avrebbe provocato il dissanguamento della vittima fino a portarlo alla morte (i vestiti erano inzuppati di sangue, ma sembra che non sarebbero stati repertati schizzi distanti dal cadavere) e la stessa azione omicidiaria si sarebbe consumata sul posto.
 

LE INDAGINI
Le indagini, coordinate dalla locale procura e affidate agli agenti della Squadra mobile di Salerno, comunque, non escludono a priori alcuna ipotesi. Si lavora a largo raggio, sia per capire la dimora dell’uomo, ma anche per non avere alcun dubbio che si tratti del bengalese identificato attraverso i database in possesso alle forze dell’ordine: da tale controllo, infatti, si è scoperto che il 33enne aveva chiesto il permesso di soggiorno alla Questura di Napoli (se all’epoca ha fornito dati effettivamente suoi, non c’è alcun dubbio sull’identità della vittima), ma al di là di quel censimento, a carico dello straniero non risultano precedenti. L’autopsia, che sarà disposta nei prossimi giorni, dovrà anche stabilire se sul cadavere dell’uomo ci siano altri traumi (magari ad organi interni e poco visibili da un esame esterno del corpo) oppure il taglio alla gola sia l’unico colpo inferto alla vittima. Nel frattempo le indagini dei poliziotti della Mobile (agli ordini del vicequestore Di Palma), in attesa dei rilievi della Scientifica, stanno scandagliando gli ambienti delle comunità straniere presenti in città e non solo per tentare di capire l’ambito in cui potrebbe essere maturato il delitto. Dalle telecamere della zona difficilmente si potrà capire qualcosa in quanto i pochissimi impianti presenti sono da tempo in disuso essendo - quel tratto di strada - molto periferico ed anche chiuso al traffico veicolare. Non è escluso, quindi, che l’aggressore (la polizia scientifica ha trascorso ore sul luogo del delitto per repertare tracce ed impronte rilevate e compararle tra loro per stabilire la presenza di una o più persone) abbia dato appuntamento alla vittima in quel posto, sperando in un ritrovamento tardivo. Ma la passeggiata domenicale della coppia di ciclisti ha scompaginato tali intenzioni: sono stati loro, infatti, ad accorgersi del corpo riverso lungo il marciapiedi, allertando i soccorsi. 
I SOCCORSI
Giunti sul posto, i sanitari del 118 si sono accorti subito che l’uomo era già deceduto alcune ore prima del ritrovamento e quindi è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine: la polizia ha cinturato l’area per effettuare tutti i rilievi del caso ed iniziare le indagini sentendo dapprima i due ciclisti (giusto per capire il momento in cui si sono accorti della presenza del corpo e se per caso si erano avvicinati credendo ad un malore dell’uomo) e, a quanto pare, anche un vigilantes che lavora in zona ma che non si è accorto di nulla, per poi estendere gli interrogatori anche ad una serie di cittadini stranieri che potevano essere in contatto con il bengalese ucciso.

 

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