Bianca, una vita da precaria: assunta
e licenziata alla vigilia della pensione

Bianca, una vita da precaria: assunta e licenziata alla vigilia della pensione
di Gianluca Sollazzo
Martedì 20 Settembre 2022, 06:05 - Ultimo agg. 12:11
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Da “Benvenuta al sud” al licenziamento. Bianca Mosca, in una calda estate di quattro anni fa, era al Provveditorato di Salerno per stipulare il contratto di nomina in ruolo. Oggi, dopo un anno di prova e altri tre anni di servizio tra Eboli e Agropoli, maestra Bianca è tornata precaria. A 62 anni ha ricevuto una lettera di licenziamento su ordine dell’amministrazione scolastica. «Non dormo più la notte e sto avendo problemi di salute, spero che il ministro dell’Istruzione Bianchi mi ascolti», l’appello disperato della docente. Dopo essere giunta da Brescia quattro anni fa per prendere l’immissione in ruolo a Salerno, con alle spalle tanti anni di precariato in Lombardia, si è vista privare della realizzazione di una vita. Il suo licenziamento è tanto beffardo quanto doloroso. «Sono scesa dal nord al sud - racconta la maestra Bianca, originaria di Vallo della Lucania - Sono entrata di ruolo in un caldissimo giorno di agosto di quattro anni fa, da allora ho svolto un anno di prova superato senza problemi e tre anni di servizio nel Cilento. Tra 4 anni vado in pensione e ho avuto la doccia più gelata della mia vita». 

Prima dell’inizio dell’anno scolastico, maestra Bianca era pronta a prendere servizio nella sua scuola di titolarità. «Ma il 24 agosto io e altre colleghe siamo state licenziate dall’oggi al domani - racconta - Sto vivendo un incubo professionale e umano.

Ero pronta a riabbracciare i miei alunni e la mia scuola. E adesso non ho più nulla, attualmente sono senza lavoro». Licenziata perché diplomata al magistrale. La sua storia si intreccia con l’annosa e intricata vertenza del mondo della scuola che non è mai stata sanata. Chi era in Graduatorie ad esaurimento provinciali in virtù del titolo di diploma magistrale ed è stato assunto negli anni, deve essere licenziato. «Mi sento avvilita, sono ritornata precaria - dice maestra Bianca - Sto vivendo un incubo. Non c’è l’ho col Provveditorato, perché hanno ottemperato ad una sentenza. Ma ce l’ho col sistema che ci ha tradite. Noi maestre diplomate siamo state tradite nei nostri sogni ed aspirazioni». Maestra Bianca ha svolto quattro anni fa l’anno di prova. Poi i tre anni di pandemia. Ad agosto è piombato dalla sera alla mattina il licenziamento. È tornata supplente. 

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Il Provveditorato ha emesso il 24 agosto il decreto che depenna retroattivamente la maestra Bianca dalle Graduatorie ad esaurimento, le liste delle precarie storiche abilitate e con servizio da cui si attinge annualmente per l’immissione in ruolo. In quelle graduatorie, secondo i giudici amministrativi, le maestre diplomate non possono esserci più: il loro diploma ha valore abilitante e dà diritto ad ottenere incarichi annuali, ma non consente la permanenza nelle graduatorie ad esaurimento e quindi nega lor il diritto dell’assunzione diretta. Sulla vertenza maestre diplomate è intervenuta di recente anche la sentenza del 2021 della Cassazione. Affitto, mutuo e bollette. Ora maestra Bianca, tornata supplente come da ragazza, dovrà stringere ancora di più i cordoni della borsa. «Dovrò risparmiare su tutto - confessa la maestra - avrei continuato a lavorare da precaria annuale in Lombardia, forse era meglio. Dopo tanti anni di servizio, mi ritrovo senza prospettive. Ho iniziato a insegnare nel 1996, per cui mi mancano quattro anni per andare in pensione. Il mio appello al ministro Bianchi è: fatemi continuare a lavorare, ormai mi manca poco tempo, dall’oggi al domani mi ritrovo senza stipendio. Vivo sola e devo tirare avanti. Tra affitto, muti e bollette, col rincaro che c’è stato sarà durissima». Poi un attacco alla classe politica, proprio nella settimana che anticipa il voto. «Tutti i governi che si susseguono - contesta maestra Bianca - fanno solo annunci, ma non hanno mai fatto nulla per la disperazione dei docenti col diploma magistrale. Chiedo al ministro di intervenire e subito». Pochi giorni fa maestra Bianca ha fatto domanda di disoccupazione nell’attesa di una supplenza, anche breve. A quattro anni dal collocamento al riposo dovrà riprendere il cammino del precariato. 

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