Bimba morta disidratata
l'autopsia non basta
si attendono altri esami

Bimba morta disidratata l'autopsia non basta si attendono altri esami
di Nicola Sorrentino
Martedì 8 Dicembre 2020, 06:35
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Novanta giorni per conoscere la verità sulla morte della piccola Maddalena, la bimba di appena 32 giorni, deceduta il 3 dicembre scorso dopo cinque giorni di ricovero. In ospedale, era apparsa disidratata e malnutrita, secondo una prima valutazione medica. Ieri pomeriggio, il consulente e medico legale Maglietta, nominato dall’organo inquirente, ha svolto l’esame autoptico sul cadavere della piccola, poi liberato per celebrarne i funerali. Nell’inchiesta condotta dal pm Viviana Vessa sono indagati il padre e la madre della piccola, con l’ipotesi di reato di abbandono di persone minori o incapace. Difesi dal legale Luigia Di Mauro, la coppia ha nominato un suo consulente, il dottore Luigi Mastrangelo. Sono in corso di valutazione le prime impressioni dopo l’autopsia, alla quale dovranno essere integrati ulteriori risultati, come quelli istologici. 
I QUESITI
Nei quesiti posti dal sostituto procuratore, c’è quello di chiarire in primis le cause della morte e se fossero presenti delle patologie congenite.

Dunque, disordini o malattie presenti sin dalla nascita della piccola, che avrebbero potuto incidere sul decesso. Inoltre, servirà chiarire lo stato di salute della bimba in quei trentadue giorni di vita, per comprendere eventuali responsabilità da parte dei due genitori, oltre a valutarne le condotte durante la fase d’assistenza. Stando alle indagini, la famiglia di Angri non avrebbe mai fatto visitare la piccola dopo la nascita, avvenuta in una clinica a Castellammare di Stabia. Circostanza, questa, che andrà chiarita ed eventualmente spiegata, dato che la famiglia - come confermato dal legale - si sarebbe impegnata a cercare il miglior pediatra per la loro figlia. Con più tentativi, in un periodo come quello attuale, con la pandemia da Covid in corso, che non avrebbe facilitato le cose. La circostanza che la famiglia non avesse sottoposto poi a visita medica la piccola, per paura del virus, era stata invece smentita dal legale di fiducia.

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