Bimbi ai centri estivi, i giochi
e lo psicologo contro l’ansia Covid

Bimbi ai centri estivi, i giochi e lo psicologo contro l’ansia Covid
di Monica Trotta
Lunedì 22 Giugno 2020, 06:20 - Ultimo agg. 08:34
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L’estate dei ragazzi è fatta di giochi, spazi all’aperto, sport, un vocabolario della felicità che quest’anno ha introdotto parole nuove, inimmaginabili fino a prima del Covid, e cioè distanziamento sociale, termoscanner e triage. I bambini e i ragazzi che passeranno del tempo nei centri estivi, molti dei quali riaprono oggi mentre altri lunedì prossimo, dovranno necessariamente familiarizzare con nuove e rigide regole sanitarie, che prevedono frequente lavaggio delle mani, la misurazione della febbre quando si arriva, le attività in piccoli gruppi per evitare assembramenti. Un altro aspetto di questa ripartenza post Covid dei centri estivi è l’aver dato molta più attenzione al lato psicologico dei ragazzi, in modo che possano utilizzare il periodo di vacanza come un’occasione per superare le paure del virus e l’ansia del lockdown. Qualche centro ha previsto nel suo staff la presenza di uno psicologo. «Facciamo parte di una rete di associazioni di Pontecagnano che prende il nome di Park Lab, organizziamo una serie di attività per bambini e ragazzi - spiega Martina Mancini di Legambiente - Spaziano dal teatro, alla musica, all’arteterapia. Noi come Legambiente ci concentriamo sulle tematiche ambientali. Uno dei laboratori lavorerà sulle emozioni per far emergere le sensazioni provate durante il periodo del lockdown. Operiamo con cinque gruppi alla volta, nel Parco archeologico di Pontecagnano, in gazebi differenziati. Alcuni volontari si occupano del triage, con la misurazione della temperatura».
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Oggi aprono i centri estivi che hanno risposto alla manifestazione d’interessi del Comune di Montecorvino Pugliano che si è rivolto alla fascia di età 3-17 anni. «Hanno aderito varie associazione e cooperative, ognuna lavora in una frazione del paese - spiega Chiara Delle Donne, della cooperativa sociale Capovolti - Noi operiamo a Pugliano in una fattoria didattica di otto ettari di terreno. Realizziamo degli orti quadrati che sono un modello di agricoltura sociale. I bambini fanno giochi sulla biodiversità, sul ciclo produttivo, sul lavoro delle api. Con le nuove regole i ragazzi saranno più controllati, visto che ci sarà un operatore ogni 5 o 7 ospiti, in base all’età. I nostri educatori si sono formati anche da un punto di vista psicologico per riuscire ad avere un occhio critico nella gestione dei bambini, qualcuno più spaventato potrà superare la paura attraverso i giochi».
 
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