Bimbo ucciso dalla cisterna di acqua,
i genitori indagati per omicidio colposo

Bimbo ucciso dalla cisterna di acqua, i genitori indagati per omicidio colposo
di Pasquale Sorrentino
Venerdì 6 Marzo 2020, 06:30 - Ultimo agg. 07:30
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Avviso di conclusione d’indagini per i genitori del piccolo Luigi, deceduto nel settembre 2019 a Montesano sulla Marcellana, schiacciato da una cisterna all’età di tre anni. Michelangelo e Antonella, i genitori del bambino, sono accusati di omicidio colposo, per la morte del figlioletto. Il perito della procura di Lagonegro - le indagini sono condotte dal pm Colella - nell’avviso di conclusioni delle indagini a carico dei due, avrebbe fatto emergere come la presenza sul carrello - con a bordo due cisterne - del bambino (e della mamma) potrebbe aver determinato la tragedia. Il legale dei genitori, l’avvocato Lagreca, ha nominato un perito di parte per esaminare sia il carrello che le cisterne, e confutare la tesi in un’eventuale sede processuale. 
 
Luigi Marino perse la vita in una serata di inizio settembre dello scorso anno, schiacciato da una cisterna di acqua che lo travolse. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, comandati dal capitano Acquaviva della compagnia di Sala Consilina, nel pomeriggio Michelangelo, pizzaiolo originario di Sanza, la moglie Antonella di Sassano e il figlio Luigi - per una delle prime volte - erano andati nel terreno nei pressi dell’abitazione, per innaffiare alcune coltivazioni. Su un carrello con due ruote e di metallo erano posizionate due cisterne da riempire con l’acqua. Una ne aveva già a sufficienza, doveva essere riempita l’altra. Sul carrello anche il bambino e la madre, ma qualcosa non andò per il verso giusto: il carrello si piegò in modo anomalo, e una cisterna crollò su Luigi. Circa dieci quintali su un corpo di - forse - neanche venti chili. Un peso fatale per il piccolo, subito soccorso dai genitori e trasportato all’ospedale Luigi Curto di Polla. Immediati i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario. Ma tutto fu vano: il bimbo morì poco tempo dopo il ricovero. La Procura di Lagonegro dispose il sequestro della salma, con relativa autopsia, e del carrello per gli esami del caso, liberato da circa un mese, anche se ulteriori accertamenti potrebbero essere effettuati nel prossimo periodo. Oltre la vicenda giudiziaria resta ancora a Montesano sulla Marcellana e nell’intero Vallo di Diano il dolore per un atroce tragedia. Si è quindi, ora, in attesa delle decisioni sull’eventuale rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Lagonegro dei genitori del piccolo Luigi. Genitori che, al di là della vicenda giudiziaria vivono, ovviamente, il dolore della perdita del loro unico figlio.
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