«Bomba day», i primi mille
chiedono ospitalità nelle scuole

«Bomba day», i primi mille chiedono ospitalità nelle scuole
di Paolo Panaro
Martedì 3 Settembre 2019, 06:20 - Ultimo agg. 07:02
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Mancano ormai solo cinque giorni all’evacuazione di 36.000 persone che scatterà l’8 settembre per poi effettuare il disinnesco dell’ordigno bellico ritrovato a Spineta. Un migliaio di persone, finora, si sono rivolte alla Protezione Civile per chiedere ospitalità. È ormai in moto la macchina organizzativa per l’evacuazione, che riguarda molti rioni di Battipaglia ricadenti nella “zona rossa”, e le manovre di disinnesco dell’ordigno. Ieri gli agenti della polizia di stato del commissariato di Battipaglia, diretti dal vicequestore Lorena Cicciotti, hanno effettuato in tutta la città molti sopralluoghi per stabilire dove verranno posizionati gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che dovranno “blindare” Battipaglia. 

Altre ispezioni hanno riguardato le strade che verranno chiuse per poi far scattare l’8 settembre il piano viabilità del “bomba day”. Le mille persone, rispetto alla maxi-evacuazione che riguarda 36.000 cittadini, dovranno essere ospitate nelle scuole, soprattutto nell’Istituto Alberghiero Ferrari, sarebbero poche anche se sino ad una settimana fa le persone che hanno comunicato di non avere parenti e amici presso cui recarsi l’8 settembre erano ancora meno, appena 400. In pratica al momento solo il 3% della popolazione da sgomberare deve essere ospitato in strutture pubbliche in cui verranno forniti anche i pasti. 
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