Elegante e sorridente al fianco del marito, il principe Firas Bin Ra'ad, Dana Firas, presidente del Consiglio della Petra National Trust e Icomos Giordania, accoglie gli ospiti nel padiglione che mette in vetrina i tesori della sua terra, tra gli stand più visitati della Borsa mediterranea del turismo archeologico, tornata live e con una sede definitiva nel Tabacchificio Cafasso di Paestum, grazie alla tenacia del suo fondatore e direttore Ugo Picarelli. La principessa giordana, dal 2017 ambasciatrice di buona volontà dell'Unesco per il patrimonio culturale, sarà la protagonista oggi di un appuntamento tutto al femminile: due città, Petra e Roma, e due donne, lei e Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo, che si incontrano. Al termine sarà insignita del prestigioso premio Mario Napoli, intitolato all'archeologo che scoprì la Tomba del Tuffatore a Paestum e Porta Rosa a Velia. Sito, quest'ultimo, legato anche ad Antonella Fiammenghi, archeologa prematuramente scomparsa ma il cui impegno rivive nel premio in suo nome che dal 2007 la Borsa assegna a un laureato che nella sua tesi abbia trattato il tema del turismo archeologico. Sul podio quest'anno è salito Saverio Macaluso, laurea magistrale in Archeologia e Culture del mondo antico dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, che ha messo in luce le problematiche e le prospettive di una «nuova professione» che vede la figura di archeologo in qualche modo unita a quella di manager.
Sbocchi lavorativi ce ne sarebbero, ma occorre la formazione. L'ha sottolineato in apertura della Bmta Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che ieri ha acceso i riflettori su un altro punto al centro delle politiche del Ministero della Cultura: la progettualità e lo storytelling per catturare sempre più turisti dell'arte. In tal senso la Fondazione, in collaborazione con il Mic, è impegnata a valorizzare e sostenere il programma degli itinerari culturali italiani certificati dal Consiglio d'Europa: 29 su 45 totali. Picarelli, da parte sua, mette sul piatto un'altra candidatura: quella del Mediterranean Underwater Cultural Heritage. Progetti in corso e messi in vetrina, perché la Bmta non è solo salone espositivo. In primo piano c'è la dieta mediterranea con la filiera pubblico/privato per un turismo enogastronomico, ovvero la Rete del Gusto lanciata in sinergia da Regione e Parco del Cilento e a cui hanno aderito ben 60 ristoratori dell'area. E, ancora, idee green per un turismo esperenziale e sostenibile, diretto al viaggiatore che ama il pianeta e mette al bando il consumo del suolo e gli itinerari triti; a tal proposito la Borsa, con Aci, Federparchi, Confagricoltura, Legambiente, Touring Club Italiano e Trenitalia, propone le auto elettriche. Se n'è parlato in una tavola rotonda che ha visto tra i protagonisti Donatella Bianchi, volto amato di Linea Blu.