Bmta, la Borsa al femminile
premia Dana Firas e Donatella Bianchi

Bmta, la Borsa al femminile premia Dana Firas e Donatella Bianchi
di Erminia Pellecchia
Sabato 27 Novembre 2021, 14:00
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Elegante e sorridente al fianco del marito, il principe Firas Bin Ra'ad, Dana Firas, presidente del Consiglio della Petra National Trust e Icomos Giordania, accoglie gli ospiti nel padiglione che mette in vetrina i tesori della sua terra, tra gli stand più visitati della Borsa mediterranea del turismo archeologico, tornata live e con una sede definitiva nel Tabacchificio Cafasso di Paestum, grazie alla tenacia del suo fondatore e direttore Ugo Picarelli. La principessa giordana, dal 2017 ambasciatrice di buona volontà dell'Unesco per il patrimonio culturale, sarà la protagonista oggi di un appuntamento tutto al femminile: due città, Petra e Roma, e due donne, lei e Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo, che si incontrano. Al termine sarà insignita del prestigioso premio Mario Napoli, intitolato all'archeologo che scoprì la Tomba del Tuffatore a Paestum e Porta Rosa a Velia. Sito, quest'ultimo, legato anche ad Antonella Fiammenghi, archeologa prematuramente scomparsa ma il cui impegno rivive nel premio in suo nome che dal 2007 la Borsa assegna a un laureato che nella sua tesi abbia trattato il tema del turismo archeologico. Sul podio quest'anno è salito Saverio Macaluso, laurea magistrale in Archeologia e Culture del mondo antico dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, che ha messo in luce le problematiche e le prospettive di una «nuova professione» che vede la figura di archeologo in qualche modo unita a quella di manager. 

Sbocchi lavorativi ce ne sarebbero, ma occorre la formazione. L'ha sottolineato in apertura della Bmta Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che ieri ha acceso i riflettori su un altro punto al centro delle politiche del Ministero della Cultura: la progettualità e lo storytelling per catturare sempre più turisti dell'arte. In tal senso la Fondazione, in collaborazione con il Mic, è impegnata a valorizzare e sostenere il programma degli itinerari culturali italiani certificati dal Consiglio d'Europa: 29 su 45 totali. Picarelli, da parte sua, mette sul piatto un'altra candidatura: quella del Mediterranean Underwater Cultural Heritage. Progetti in corso e messi in vetrina, perché la Bmta non è solo salone espositivo. In primo piano c'è la dieta mediterranea con la filiera pubblico/privato per un turismo enogastronomico, ovvero la Rete del Gusto lanciata in sinergia da Regione e Parco del Cilento e a cui hanno aderito ben 60 ristoratori dell'area. E, ancora, idee green per un turismo esperenziale e sostenibile, diretto al viaggiatore che ama il pianeta e mette al bando il consumo del suolo e gli itinerari triti; a tal proposito la Borsa, con Aci, Federparchi, Confagricoltura, Legambiente, Touring Club Italiano e Trenitalia, propone le auto elettriche. Se n'è parlato in una tavola rotonda che ha visto tra i protagonisti Donatella Bianchi, volto amato di Linea Blu.

A lei è andato, nel corso della prima Conferenza mediterranea sul turismo archeologico subacqueo, il premio dedicato all'indimenticabile soprintendente del Mare Sebastiano Tusa «per il miglior contributo giornalistico», mentre quello per la migliore mostra è stato attribuito a Paolo Giulierini, direttore del Mann di Napoli per l'emozionante Thalassa. Un venerdì all'insegna delle buone pratiche come quella azionata dalla Regione Campania: tesori da toccare per mano col desk interattivo multitouch disponibile nello stand di Scabec, una «casa in cui accogliere tutto il settore culturale in ambiente digitale», come ha battezzato la piattaforma Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo.

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