Botte alla moglie, poi prova a bruciare casa:
nei guai il senegalese marito-padrone

Botte alla moglie, poi prova a bruciare casa: nei guai il senegalese marito-padrone
di Nicola Sorrentino
Lunedì 20 Gennaio 2020, 06:30 - Ultimo agg. 07:01
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Maltrattamenti alla moglie, ma anche calci e pugni e la minaccia di portare il figlio in Africa, lontano da lei. Finisce a giudizio per lesioni e maltrattamenti un 32enne senegalese, che con condotta perdurante, sin dal 2014, avrebbe minato la vita della propria compagna. L’episodio limite si registrò quando l’uomo gettò dell’acqua su di un forno a microonde per mandarlo in corto circuito e tentare di dare fuoco alla casa, a Nocera Superiore. La donna sarebbe stata aggredita più volte e presa a calci e pugni e colpita con oggetti contundenti. L’uomo minacciò anche di portare via da casa il figlio minore: «Lo porto in Senegal, al mio paese - disse secondo i verbali - e non te lo faccio più vedere».

La vittima rimediò un trauma contusivo al polso e all’anca sinistra, come accertato da referto medico, tentando di resistere al marito. Per l’imputato, allontanato da casa con un provvedimento del tribunale di Nocera Inferiore, la procura muove l’aggravante di aver commesso i fatti con l’uso di strumenti atti ad offendere, riuscendo a sottoporre la moglie a reiterate forme di violenza psichica e fisica. In casa, la donna - un’italiana - non aveva potere di parlare, sottomessa al marito e al suo fare violento. I tanti elementi raccolti hanno spinto la procura a chiedere il giudizio immediato, saltando l’udienza preliminare.
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