Cadavere tra gli scogli, choc al molo
di Salerno: «Quell'uomo è mio padre»

Cadavere tra gli scogli, choc al molo di Salerno: «Quell'uomo è mio padre»
di Carmen Incisivo
Mercoledì 18 Agosto 2021, 11:41 - Ultimo agg. 19 Agosto, 09:55
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Potrebbe essere stato un gesto volontario a provocare la morte di un 81enne originario di Nocera Superiore, ritrovato esanime tra gli scogli del molo Masuccio Salernitano. L'allarme è stato lanciato ieri mattina da un cittadino salernitano che, passeggiando nei pressi della scogliera, ha notato il cadavere dell'uomo incastrato tra gli scogli. Sul posto sono immediatamente arrivati gli agenti della Polizia di Stato coadiuvati dagli specialisti della sezione scientifica, i vigili del fuoco, un'ambulanza medicalizzata del Vopi e i volontari della Croce Bianca. Ai caschi rossi è spettato l'arduo compito di recuperare la salma dell'uomo, operazione che ha richiesto tempo e particolare accortezza per fare in modo di non peggiorare la situazione e di non danneggiare il corpo dell'81enne. La salma è stata poi trasferita presso l'obitorio dell'ospedale Ruggi d'Aragona dove il medico legale ha avuto modo di fare l'esame esterno che, almeno dalle prime risultanze trapelate, confermerebbe l'ipotesi avanzata dalle forze dell'ordine.



Al momento del ritrovamento l'uomo non aveva con sé documenti ed era vestito: in un primo momento si era pensato che la morte potesse essere stata causata da un malore oppure da una caduta accidentale dalla popolare scogliera cittadina dove, ogni giorno, si ritrovano decine e decine di persone di tutte le età. Le procedure per identificare il soggetto ritrovato esanime in acqua sono immediatamente state avviate poiché le impronte digitali prelevate dagli uomini della scientifica non avevano fornito alcun riscontro essendo la vittima incensurata. Nessun segno particolare sul corpo e l'assenza di documenti, hanno spinto la polizia a incrociare le pochissime e sommarie informazioni recuperate sull'uomo al momento del ritrovamento caucasico, tra i 60 e i 70 anni con le eventuali segnalazioni di scomparsa pervenute alla sala operativa della questura. È stata questa pista a permettere ai poliziotti di individuare il probabile riscontro: risultava mancare da casa da diverse ore un anziano con problemi depressivi. La figlia dell'81enne è stata accompagnata presso l'obitorio dell'ospedale Ruggi dove è stato effettuato il riconoscimento. Alle forze dell'ordine la donna ha raccontato di una situazione di precarietà emotiva vissuta dal papà che, tra l'avanzare dell'età e i tipici acciacchi, negli ultimi mesi era caduto in un profondo stato di depressione. Questo particolare ha scalzato tutte le altre ipotesi formulate per spiegare la morte dell'anziano, convincendo le forze dell'ordine che si sia trattato di un gesto volontario, disperato ma volontario.

Secondo le ricostruzioni effettuate a seguito del colloquio degli inquirenti con la figlia della vittima, l'uomo sarebbe uscito presto ieri mattina di casa sostenendo che sarebbe andato a fare una passeggiata.

Sarebbe così arrivato a Salerno, di fronte al mare, dove si sarebbe poi tolto la vita. Non è chiaro, per il momento, se la morte sia sopravvenuta per annegamento o per le lesioni provocate dall'impatto con gli scogli. Di certo c'è che l'uomo è stato ritrovato vestito e non aveva con sé effetti personali di particolare valore. L'insano gesto sarebbe stato compiuto al mattino presto, il corpo dell'81enne è rimasto in acqua poche ore e non mostrava ancora segni di decomposizione. Altri approfondimenti medico-legali che dovessero essere eventualmente disposti potrebbero rispondere a questo interrogativo ma allo stato attuale non è ancora chiaro se sarà effettuato o meno un esame autoptico per fugare ogni dubbio. Sul luogo del ritrovamento del cadavere non sarebbero stati ritrovati biglietti d'addio.

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