Calciatori minacciati dagli ultras,
vicina la prescrizione sul derby

Calciatori minacciati dagli ultras, vicina la prescrizione sul derby
di Nicola Sorrentino
Venerdì 10 Maggio 2019, 10:40
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NOCERA INFERIORE. Incombe la prescrizione sul famoso derby-farsa tra Nocerina e Salernitana del 10 novembre 2013, con il dibattimento mai iniziato in questi anni, tra rinvii e omesse notifiche. Sullo sfondo ci sono i disordini registrati nei pressi del Park Hotel di Mercato San Severino, con un gruppo di tifosi della Nocerina accusati di aver minacciato i propri calciatori di non scendere in campo, contro la Salernitana.  La nuova udienza è slittata al prossimo 4 novembre. Sono già trascorsi sei anni da quei fatti. Lo slittamento ulteriore è giunto per questioni tecniche sollevate dal collegio difensivo. Il procedimento, in attesa che si apra la fase istruttoria, è in fase di stallo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Salerno. Sotto accusa ci sono 23 persone appartenenti al mondo degli ultras nocerini, coinvolti nei disordini di Mercato San Severino prima del derby con i “cugini” e rivali della Salernitana. Quella partita, durata appena 22 minuti, entrò di diritto e in negativo nelle pagine nere del calcio. Dopo due anni di fase preliminare, passaggi di competenza territoriale, una pronuncia della Corte di Cassazione, due richieste di applicazione di misura cautelare e il rigetto del Tribunale del Riesame di Salerno, il processo non è ancora nella fase del dibattimento.
 
Il match finì all'attenzione della procura federale e degli altri organi giudiziali per il comportamento censurabile dei giocatori, che dopo quelle presunte minacce ricevute fuori all'hotel, simularono una serie di infortuni in campo, decretando la sconfitta a tavolino e la fine anticipata del match. I tifosi sono accusati di violenza privata, aggravata dal numero di persone coinvolte. Agli atti del fascicolo c’è il video registrato dalle telecamere della polizia all’esterno del Park Hotel di Mercato San Severino. La minaccia per la procura fu commessa in gruppo, riguardando in particolare degli avvertimenti violenti nei confronti dei calciatori della società rossonera: dalle informative della polizia, alcuni tifosi intimarono di non disputare il derby contro la Salernitana allo stadio Arechi, altrimenti i giocatori stessi ne avrebbero pagato le conseguenze. L’indagine balzò tra i Tribunali di Salerno e Nocera Inferiore per fatti accaduti a Mercato San Severino, dove i tesserati della Nocerina erano in ritiro pre-partita. L’ultimo rinvio riguarda delle irregolarità dei decreti di citazione a giudizio, evidenziate in forma di eccezione dagli avvocati e accolte dal giudice. 
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