Il sole le illumina il volto. La porta è aperta, non sembra dicembre. Il mare è a meno di due passi. La spiaggia della Calanca le fa compagnia sempre. Anche se non riesce più a godersi i suoi colori, Rosa ne percepisce appieno l’essenza, i profumi. E si lascia cullare dai suoni, del mare e dei gabbiani.
Oggi per Marina di Camerota è un giorno speciale. Nonna Rosa è centenaria. «Sono nata con l’influenza Spagnola e faccio 100 anni con il coronavirus» dice.
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Rosa è stata una sarta molto richiesta. Ha cucito - tra i tanti capi - gli abiti da sposa di molte donne del posto. I suoi ricordi sono vivi e fluidi. I collegamenti che fa, nei suoi discorsi, mettono i brividi. «Quando tua mamma ha fatto il matrimonio le ho cucito io il vestito - ha raccontato al sindaco - nel giorno del matrimonio pioveva tanto. Ho accompagnato i miei figli da un’amica perchè io dovevo stare vicino alla sposa».
Rosa si è trasferita a Camerota 70 anni fa. E’ madre di cinque figli, due dei quali non ci sono più. Ha svariati nipoti ed è bisnonna del piccolo Fiore. Una vita vissuta in riva al mare, lavorando sodo e - nel contempo - accudendo una bellissima famiglia che non le fa mai mancare affetto e vicinanza.
Il sindaco ha promesso a Rosa che sarà presente l’anno prossimo al centunesimo compleanno. Lei, con un antico sarcasmo e un timido sorriso, ha risposto: «Questa promessa io non posso fargliela ma posso continuare a pregare per tutti, tutto il paese deve stare sempre bene».