Senza casa e lavoro, la famiglia
di Sanza che vive da un anno in auto

Senza casa e lavoro, la famiglia di Sanza che vive da un anno in auto
di Antonietta Nicodemo
Martedì 18 Giugno 2019, 19:47
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La loro storia è approdata su Mediaset, immortalata da trasmissioni come Le Iene e Pomeriggio 5 che si sono occupati del loro caso. E l’Italia si è commossa e mobilitata per questa famiglia originaria di Sanza. O meglio il papà, Nicola Nicodemo è del paesino valdianese, ma qui non vi ha fatto più ritorno stabile dagli anni ’80, quando appunto in cerca di fortuna è emigrato. Ha lavorato a lungo come muratore e carpentiere, stabilendosi in provincia di Varese con la sua famiglia: la moglie Enza e le due figlie, Domenica di 23 anni e un’altra ragazza ancora minorenne.

Da un anno e mezzo vivono in un’auto non avendo più a disposizione un alloggio. Secondo quanto raccontato, la loro situazione è precipitata dopo che, invitati da un amico a tornare a Sud di Salerno con la promessa di un lavoro e di una casa, hanno lasciato il Nord Italia  e sono approdati a Sapri. Qui però quanto promesso è sfumato e la famiglia si è trovata da un momento all’altro senza nulla e ha trascorso un inverno dormendo in auto tra il lungomare di Sapri, Capitello e Policastro.  

Della loro situazione era stata interessata anche la Caritas locale. La famiglia Nicodemo, però, ha deciso di tornare al Nord,  dove però la situazione non è migliorata. Ed ecco, dunque arrivata la denuncia a Le Iene, poi ripresa da Pomeriggio 5,  in cui è stata mostrata la difficile situazione di vita. La loro storia, già nota sul territorio, ha avuto un’eco nazionale e sono arrivate offerte di lavoro come cameriera per la ragazza, minimi aiuti economici. Lo stesso Comune di residenza Germignaga ha detto dia vere a disposizione 5 mila euro per pagare loro l’affitto per un anno, in attesa che si sistemino, chiedendo ai privati di dare una mano per incrementare la cifra. Le premesse ci sono perché la vicenda si risolva. Almeno adesso la famiglia Nicodemo non è più un fantasma, come si erano definiti alle Iene. La speranza è che trovino anche  dentro di loro la forza per risollevarsi.
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