Perde la vita per un ictus e il covid, i familiari protestano al cimitero di Eboli. Lucky Asia, nigeriano 52enne, è deceduto in una struttura sanitaria ebolitana dieci giorni fa. Ieri era prevista la sepoltura dello straniero al camposanto ma i familiari giunti da Torino, e alcuni conoscenti, hanno protestato chiedendo che la bara fosse aperta per salutare il congiunto per l’ultima volta. La situazione è precipitata ieri pomeriggio quando gli inservienti del cimitero hanno spiegato ai familiari dello straniero che la bara era sigillata e non poteva essere aperta tenendo conto anche delle rigide normative anti Covid-19 e che l’uomo era deceduto da più di dieci giorni, ovvero lo scorso 21 gennaio. Per riportare la calma gli inservienti sono stati costretti ad allertare il comando dei vigili urbani e al camposanto si sono precipitate due pattuglie agli ordini del comandante Lettieri, che hanno tranquillizzato i familiari e i conoscenti dello straniero. I vigili urbani hanno informato dell’episodio il magistrato di turno della Procura di Salerno e i familiari dello straniero si sono recati al comando della polizia municipale dove hanno formalizzato la richiesta di riaprire la bara, inviata alla Procura della Repubblica. La protesta dei familiari e dei conoscenti di Lucky Asia, tutti stranieri, è scemata solo quando grazie all’intervento dei vigili urbani si sono spostati al comando della polizia municipale.
Per il momento la salma è al cimitero di Eboli ma i familiario sperano venga autorizzata l’apertura per dare l’addio al congiunto.
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