«Denaro in cambio della mia testa. Capaccio Paestum è stata ferita da un manipolo di traditori che ha pugnalato alle spalle un'intera comunità per interessi esclusivamente personali, offrendo soldi ai consiglieri in cambio della mia testa. È una denuncia che faccio alla popolazione e alla magistratura. Ma siamo forti, e ci rialzeremo perchè abbiamo dalla nostra parte la serenità di chi ha fatto fino in fondo il proprio dovere». Così l'ormai ex sindaco Franco Palumbo in apertura di conferenza stampa, lunedì pomeriggio, all’interno della Sala Erica, a poche ore di distanza dalle dimissioni dei nove consiglieri che di fatto hanno sancito la caduta dell’amministrazione.
«Il 50% di voi mi ha eletto con un obiettivo ben preciso, il rinnovamento - ha proseguito Palumbo, dinanzi a una sala gremita - Oggi posso dire di esserci riuscito solo a metà. Diciotto mesi sono pochi, troppo pochi per raggiungere i traguardi che mi ero prefissato. La mia serenità deriva dalla consapevolezza che chi ha tradito non reca con sé nessuna motivazione politica. La mia unica colpa è quella di aver alzato un muro tra me e coloro che inseguivano gli interessi, la mia colpa è quella di non essermi piegato a logiche che mai mi sono appartenute. La mia unica colpa è quella di aver eretto un muro, il muro della legalità, a difesa degli interessi generali dei cittadini contro gli interessi personali di qualcun altro. Non mi sono mai piegato a logiche personali che non mi sono mai appartenute.
Ciò che resta, oggi, è il male fatto da questi traditori alla città. Sono amareggiato, ma sereno, perchè l'opera di rinnovamento non si ferma qui».
Capaccio, la denuncia di Palumbo:
«Denaro in cambio della mia testa»
Mercoledì 26 Dicembre 2018, 15:48
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