Sala Consilina, capolavoro del '500 torna a casa 40 anni dopo il furto

La pala della Madonna del Rosario è stata ritrovata dai carabinieri in Piemonte

La Madonna del Rosario restituita alla chiesa di Santo Stefano
La Madonna del Rosario restituita alla chiesa di Santo Stefano
di Pasquale Sorrentino
Sabato 25 Marzo 2023, 21:41 - Ultimo agg. 26 Marzo, 13:18
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È ritornata a casa, nella chiesa di Santo Stefano a Sala Consilina, quarant’anni dopo il furto. Si tratta della pala della Madonna del Rosario del XVI secolo.

La Madonna del Rosario della seconda metà del Cinquecento, trafugato nel 1982 e stata ritrovata in Piemonte dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Torino.
L'opera è stata esposta per la prima volta stasera nel corso di una cerimonia ufficiale di restituzione. La cerimonia, accompagnata da un convegno, è stata aperta dai saluti dal sindaco Francesco Cavallone e da Giuseppe Di Vietri, della Società Italiana Protezione Beni Culturali. Le relazioni sono affidate all’architetto Marco Ambrogi, direttore dei Musei della Diocesi di Teggiano-Policastro, al parroco di Santo Stefano, don Domenico Santangelo e ad un rappresentante del Nucleo TPC, il capitano Croce. Presente il colonnello dei carabinieri provinciali di Salerno Filippo Melchiorri con il tenente Martino Galgano della Compagnia di Sala Consilina. È intervenuto il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Antonio De Luca.
Si tratta di un capolavoro. L’opera risulta presente nella chiesa del centro storico, già in un documento del 1584 e corredava la cappella del Rosario, fino al suo trafugamento del 1982, durante la chiusura del tempio a seguito dei danni del terremoto del 1980.

La pala è stata ritrovata grazie alla tempestiva denuncia fatta nel momento del trafugamento, dal parroco di allora don Amedeo Parascandolo e grazie ad una fotografia scattata poco tempo prima del furto, dal fotografo salese Antonio Arpea.

Importante e decisiva è stata l’opera di mediazione per l’operazione di restituzione, attuata dalla Diocesi di Teggiano-Policastro, attraverso l’Ufficio Beni Culturali, e il nucleo dei Carabinieri di Sala Consilina. 

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