È ritornata a casa, nella chiesa di Santo Stefano a Sala Consilina, quarant’anni dopo il furto. Si tratta della pala della Madonna del Rosario del XVI secolo.
La Madonna del Rosario della seconda metà del Cinquecento, trafugato nel 1982 e stata ritrovata in Piemonte dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Torino.
L'opera è stata esposta per la prima volta stasera nel corso di una cerimonia ufficiale di restituzione. La cerimonia, accompagnata da un convegno, è stata aperta dai saluti dal sindaco Francesco Cavallone e da Giuseppe Di Vietri, della Società Italiana Protezione Beni Culturali. Le relazioni sono affidate all’architetto Marco Ambrogi, direttore dei Musei della Diocesi di Teggiano-Policastro, al parroco di Santo Stefano, don Domenico Santangelo e ad un rappresentante del Nucleo TPC, il capitano Croce. Presente il colonnello dei carabinieri provinciali di Salerno Filippo Melchiorri con il tenente Martino Galgano della Compagnia di Sala Consilina. È intervenuto il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Antonio De Luca.
Si tratta di un capolavoro. L’opera risulta presente nella chiesa del centro storico, già in un documento del 1584 e corredava la cappella del Rosario, fino al suo trafugamento del 1982, durante la chiusura del tempio a seguito dei danni del terremoto del 1980.
La pala è stata ritrovata grazie alla tempestiva denuncia fatta nel momento del trafugamento, dal parroco di allora don Amedeo Parascandolo e grazie ad una fotografia scattata poco tempo prima del furto, dal fotografo salese Antonio Arpea.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout