Sovraffollamento, fatiscenza dei luoghi, poca attività trattamentale e bagni privi di docce: nel carcere di Salerno dove, a fronte di una capienza regolamentare di 360 detenuti ne sono stipati più di 500, la dignità umana è calpestata nonostante gli sforzi della direttrice Rita Romano che negli ultimi anni è riuscita a migliorare la vita dei reclusi.
Questo, in sintesi, il resoconto della visita effettuata ieri nel carcere di Fuorni dagli onorevoli Rita Bernardini e Sergio D’Elia (rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”) che, nell’ambito dell’iniziativa “Visitare i carcerati”, hanno “ispezionato” il penitenziario cittadino.
La delegazione era composta anche dagli avvocati Riccardo Polidoro, responsabile osservatorio carceri dell’Unione Camere penali d’Italia, Luigi Gargiulo presidente della Camera penale salernitana, Massimo Torre, membro del direttivo della Camera penale, Maria Rosaria Cardenuto e Francesca Saveria Sofia, membri dell’ufficio legale del garante dei detenuti e dall’esponente del partito radicale Donato Salzano.
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