Il sindaco di Eboli sotto inchiesta:
«Trame contro di me, chiarirò tutto»

Il sindaco di Eboli sotto inchiesta: «Trame contro di me, chiarirò tutto»
di Laura Naimoli
Domenica 10 Marzo 2019, 14:00
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EBOLI - La reazione del sindaco Cariello, all'indomani dell'avviso di proroga per le indagini in corso, da parte della Procura della Repubblica, sul sistema di videocamere di sorveglianza non si fa attendere. Il sindaco aveva denunciato il sabotaggio a causa del quale si erano oscurate le telecamere cittadine e continua a ribadire la sua «piena fiducia nell'opera dell'assessore e dei funzionari e nel lavoro dei magistrati». Il sindaco chiarisce anche che l'interlocutore del Comune, in tema di installazione e funzionamento del sistema di videosorveglianza, è la società Wind, non altri.

«Siamo fiduciosi nell'operato della magistratura spiega Cariello - come nella trasparenza degli atti prodotti dai nostri uffici e dai funzionari, insieme con l'azione dell'assessore preposto, Ennio Ginetti. Si prosegue nel tentativo di delegittimare il governo della città e gettare fango sulla comunità, ma sono certo che presto tutto sarà chiarito ed emergeranno le vere responsabilità. Confido nel lavoro della Procura salernitana, di cui riconosco l'imparzialità ed il rigore metodologico nella corretta disamina dei fatti. Ho già dato incarico al mio legale di attrezzare quanto necessario per la definizione della questione».
 
«Constato, senza più sorpresa, di essere ancora l'epicentro di una trama suggestiva quanto bizzarra, ordita nel perimetro cittadino, che qualcuno sta da tempo seminando con l'odio e la ritorsione giudiziaria, così pensando di mascherare la difficoltà di proporre una valida alternativa politica». Sotto inchiesta, oltre Cariello, Ennio Ginetti, assessore con delega alla manutenzione, Achille Pirozzi, responsabile del settore manutenzione e Fabio Ciaglia. Per loro si ipotizza il reato di corruzione. Per Lucia Rossi, dirigente del settore patrimonio, e Gennaro Mastrolia, si ipotizzano i reati di falso ideologico e peculato. Il sostituto procuratore della Repubblica, Guarriello, avrà ancora sei mesi per valutare il materiale probatorio acquisito nel corso delle indagini. Anche le opposizioni vogliono vederci chiaro. «È una vicenda di cui si parla da tempo entra in affondo Antonio Conte, capogruppo Mpd-Leu- e come tutti sanno è all'attenzione dell'autorità giudiziaria che sta continuando ad approfondire. Da tempo noi dell'opposizione abbiamo denunciato con manifesti interrogazioni e in Consiglio, dubbi e incongruenze della gestione Cariello, sulla vicenda della videosorveglianza e su altre pratiche. Il comune è in mani sbagliate: incapacità e ignoranza prevalgono, abbinate alla presunzione degli amministratori, dando vita a una miscela pericolosa che genera atti sbagliati, scelte frettolose e purtroppo malaffare, spendendo soldi pubblici in danno ai cittadini e la Paese. Confidiamo nel lavoro della magistratura e invitiamo ancora una volta il sindaco e i suoi a dimettersi per evitare altri danni forse irreparabili. Continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza su delibere e determine e abbiamo avviato la discussione di verifica in Commissione Controllo e Garanzia».
 
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