Riconosciuto il miracolo di Carlo Acutis,
il santo ragazzino originario del Cilento

Riconosciuto il miracolo di Carlo Acutis, il santo ragazzino originario del Cilento
di Giuseppe Pecorelli
Domenica 23 Febbraio 2020, 07:57 - Ultimo agg. 07:58
3 Minuti di Lettura

«Il 21 febbraio 2020, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza sua eminenza reverendissima il signor cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l'udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il decreto riguardante il miracolo, attribuito all'intercessione del venerabile servo di Dio Carlo Acutis, laico; nato il 3 maggio 1991 a Londra e morto il 12 ottobre 2006 a Monza». La notizia, già attesa da qualche mese, arriva ieri, pubblicata nel Bollettino quotidiano della Sala stampa della Santa Sede. Carlo Acutis sarà dunque presto beatificato grazie ad un miracolo attribuito alla sua intercessione, alla guarigione «completa, definitiva e permanente» di un bambino brasiliano in fin di vita, giudicato ormai senza alcuna speranza.

LEGGI ANCHE Quel piccolo mago del web in odore di beatificazione: Carlo, morto a 15 anni di leucemia

Lo scorso 14 novembre, era stato il postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione, Nicola Gori, ad annunciare il parere positivo della Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi, istituzione che, tra l'altro, è di grande rigore nella valutazione dei fatti ritenuti prodigiosi. Si farà grande festa ovunque perché il beato Carlo, che nell'ottobre 2006, dopo una terribile diagnosi di leucemia fulminante, non si abbatté, anzi offrì le proprie sofferenze «al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il purgatorio e andare dritto in paradiso», è diventato in pochi anni un modello di riferimento per i giovani. Ma sarà soprattutto festa nel Cilento e, in particolare, nella sua Palinuro, la frazione di Centola di cui è originaria la mamma Antonia, che l'8 novembre raccontò la storia del figlio in un incontro tenutosi nella chiesa nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, a Matierno. E a maggio, fu Lucio Salzano, lo zio di Carlo, fratello del nonno Antonio, a raccontare la storia familiare in un'intervista resa al nostro giornale. I bisnonni erano l'avvocato Alfredo Salzano e Antonia Di Fluri. Nel 1913, i genitori di Antonia, nativi di Palinuro, partirono per gli Stati Uniti e la figlia nacque a New York, dove visse il suo primo anno di vita fino al trasferimento a Panama. Qui la famiglia fece una discreta fortuna tanto che, dopo nove anni, tornò in Italia e acquistò un terreno nelle vicinanze della spiaggia delle Saline, a Palinuro. Un posto meraviglioso dove si fondono scogli e spiaggia finissima e l'acqua brilla di turchese.

LEGGI ANCHE Carlo, genio del computer morto a 15 anni: potrebbe essere il primo Beato 2.0

Da Alfredo e Antonia nacquero quattro figli: Antonio, Giovanni, Maria Rosaria e Lucio. «Mio fratello Antonio - ci raccontò Lucio Salzano, direttore di un ufficio finanziario per ventisei anni ed ora avvocato tributarista - era il nonno di Carletto, così come lo chiamavamo in famiglia. Da Antonio è nata Antonia, la mamma di Carlo, che ha sposato Andrea Acutis, una famiglia di grande importanza in ambito finanziario e assicurativo, con una profonda etica del lavoro. Ogni estate venivano per venti o trenta giorni a Palinuro, alle Saline. A Carlo piaceva tanto il mare. In quel tratto di costa, si formano tante piccole conche, che spesso si riempiono d'acqua e dove si fermano pesciolini, paguri, polipetti. Carlo, che aveva una devozione profonda per San Francesco (riposa nel Santuario della Spogliazione, ad Assisi, ndr), amava fermarsi proprio lì, a giocare e a contemplare così la natura come creazione di Dio». «La nostra casa - continuò l'avvocato Salzano - è proprio accanto alla Chiesa madre di Centola. Lui giocava, si divertiva con gli amici a scorrazzare per le vie del paese, stava ore in spiaggia, ma poi correva in chiesa per la messa, l'adorazione, il Rosario».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA