Carne fresca ma non tracciabile:
maxi-sequestro di 28 quintali

Carne fresca ma non tracciabile: maxi-sequestro di 28 quintali
di Daniela Faiella
Giovedì 19 Luglio 2018, 18:39 - Ultimo agg. 18:46
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Carne fresca ma priva di informazioni su tracciabilità e provenienza, lavorata e manipolata in ambienti non idonei dal punto di vista igienico sanitario, ritenuta quindi pericolosa per la salute dei cittadini. Ne sono stati sequestrati ben 28 quintali a Pagani, nei pressi dell’ospedale «Andrea Tortora», in un’azienda risultata del tutto abusiva e priva dei requisiti minimi di sicurezza igienico sanitaria. 

Il maxi sequestro è scattato ieri mattina nell’ambito dell’attività condotta nell’Agro dai carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanità di Salerno per garantire sicurezza alimentare e tutela del consumatore. I militari, coordinati dal maggiore Vincenzo Ferrara, hanno agito sulla scorta di informazioni acquisite che potevano essere verificate solo con un’accurata ispezione in loco. Ai carabinieri del Nas, coadiuvati da personale tecnico dell’Asl di Salerno, è bastato poco per accertare il fondamento delle segnalazioni che avevano fatto scattare i controlli. Nello stabilimento sono stati rinvenuti ben 28 quintali di carne fresca, bovina, suina ed ovina, priva di documenti attestanti tracciabilità e provenienza. Al momento dell’ispezione, il processo per la lavorazione delle carni era in corso.
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