Chiuso il casello di Angri nord,
sindaci e cittadini in rivolta

Chiuso il casello di Angri nord, sindaci e cittadini in rivolta
di Roberta Salzano
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 06:45 - Ultimo agg. 08:11
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Autostrade Meridionali chiude l’accesso allo storico casello Angri Nord e apre temporaneamente lo svincolo tra la Statale 268 e l’innesto dell’A3, in via Paludicelle. Senza rotatorie e con rampe di collegamento non ancora complete. Lunedì sera la società ha trasmesso la propria ordinanza ai sindaci di Angri, Scafati e Sant’Antonio Abate, alle forze dell’ordine e al prefetto di Salerno che in questi mesi ha convocato il tavolo tecnico di concertazione con amministratori e concessionario. Solo ieri mattina il prefetto Russo ha però deciso di annullare le due ordinanze con le quali il sindaco Cosimo Ferraioli ha intimato ad Autostrade di non chiudere e ha disposto la presenza al casello di un consistente schieramento di forze dell’ordine.

Uno smacco, che ha spinto il primo cittadino di Angri ad organizzare un presidio pacifico insieme ad assessori e consiglieri davanti allo storico casello. A giugno Ferraioli aveva scritto al ministero delle Infrastrutture e ha diffidato Autostrade Meridionali alla chiusura del casello Angri Nord.

Infine a luglio il consiglio comunale ha votato all’unanimità di intraprendere qualsiasi azione, per scongiurare la chiusura del casello. La mossa di Autostrade, inaspettata ma in programma da tempo, ha tenuto conto degli accordi del 2012 con l’ex amministrazione Mauri, consegnando al territorio due caselli monchi; Angri Nord attivo solo in uscita e Angri Sud inaugurato a gennaio del 2013, ma privo della rampa di uscita per chi proviene da Salerno, a causa del mancato esproprio di alcuni fondi adiacenti. Nel mezzo l’apertura di un’altra incompiuta, ovvero lo svincolo di innesto tra la Statale 268 e l’A3, in via Paludicelle a Sant’Antonio Abate.

Sotto la lente una viabilità che rischia di essere ulteriormente compromessa dall’andirivieni dei mezzi pesanti verso le attività produttive. «Nessun altro rappresentante dei comuni serviti dal nostro casello ci ha messo la faccia - ha affermato il sindaco Cosimo Ferraioli al presidio - nonostante si sappia quale sia la volontà del popolo e la pericolosità per tutti. Metteremo in atto altre azioni di contrasto, sempre in maniera pacifica, purché si accendano i riflettori su questa vicenda».

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