Abusi sulla sorellina a 16 anni:
disposto il confronto tra i due fratelli

Abusi sulla sorellina a 16 anni: disposto il confronto tra i due fratelli
di Simona Chiariello
Venerdì 31 Agosto 2018, 12:00
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CAVA DE' TIRRENI - «Ogni parola, in questo momento, è inopportuna. Siamo in una fase embrionale. I familiari cercano di accertare la verità e tutelare i due fratellini». L'avvocato del 16enne cavese, accusato di molestie nei confronti della sua sorellina di appena 10 anni, difende la privacy della famiglia. Gli zii del ragazzo, orfano di madre, anche lei vittima di una violenza familiare, hanno deciso di affidarsi ad un avvocato per capire quello che è effettivamente accaduto. Al momento, come precisato dagli stessi parenti, il Tribunale dei Minori ha emesso nei confronti del ragazzo un provvedimento di custodia cautelare. Il 16enne si trova in un centro specializzato (una comunità per minori) in attesa di essere ascoltato nelle sedi preposte da uno specialista. Si cerca di capire, anche con l'aiuto di consulenti tecnici, la veridicità delle dichiarazioni, fatte dalla sorellina, che come detto, con lui e l'altro fratellino di appena cinque anni, hanno vissuto una delicata situazione all'interno delle mure domestiche. Un dramma che in qualche modo può aver condizionato il comportamento dei due fratelli.
 
La ragazzina, nel corso di incontri con psicologi che avrebbero dovuta aiutarla a superare il momento tragico per la perdita della madre, avrebbe parlato di comportamenti forti del fratello nei suoi confronti. «Al momento non possiamo parlare di un capo di accusa spiega il legale è prematuro parlare di molestie così come di abusi. Ci sono delle dichiarazioni di quella che è la cosiddetta parte offesa che devono essere vagliate dagli inquirenti con l'aiuto di specialisti». Nei prossimi giorni, secondo regole e procedure proprie dei procedimenti che vedono come protagonisti dei minori, si procederà a nuovi audizioni dei due fratellini ed anche ad un confronto per valutare il comportamento di entrambi. Le loro condizioni psicologiche sono molto particolari, avendo vissuto sulla propria pelle il dramma della precoce perdita della mamma, vittima di violenza. Gli inquirenti cercano in ogni modo di tener ben presente il contesto familiare, in cui si sono sviluppate le condotte dei due ragazzi. «Il nostro compito, come precisavano gli stessi zii - ha chiosato il legale, specializzato nella difesa dei minori è tutelare entrambi i ragazzini».

Nei mesi scorsi, il 16enne cavese insieme ai suoi fratelli, a seguito della morte della mamma era stato affidato agli zii. Ora, a seguito del provvedimento di misura cautelare, deciso dal tribunale dei minori è stato trasferito in un centro, dove gode di un regime di semilibertà con la possibilità di uscire e vivere i propri spazi all'aperto. La famiglia attende di conoscere la verità: cosa realmente sia accaduto. Chiedono silenzio e soprattutto di non formulare accuse o fare processi. Si tratta di due ragazzini, fortemente provati dalla loro storia famigliare, che ora si trovano, anche se in modo diverso, ad affrontare una nuova, ennesima prova che la vita gli ha messo davanti.
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