L'appello di Centinaio a Contursi Terme: «Un piano industriale per il nostro turismo»

Il vice presidente del Senato in visita agli stabilimenti termali «Serve un unico brand e sinergia tra gli operatori e le Regioni»

Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro
di Margherita Siani
Venerdì 26 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 10:28
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«Siamo l’Italia dei turismi, delle tante opportunità, di potenzialità pazzesche», il vice presidente del Senato, Gian Marco Centinaio, arriva a Contursi Terme, presso le aree termali a parlare di rilancio del settore e di turismo sostenibile ed esperienziale. E un’esperienza di turismo l’ha provata visitando gli stabilimenti termali di Contursi, osservando il patrimonio di acque termali e fonti minerali, sentendo i profumi dello zolfo che le caratterizza. 

Con lui l’onorevole Attilio Pierro, l’europarlamentare Valentino Grant, il presidente della Provincia, Franco Alfieri, il sindaco di Contursi, Antonio Briscione, a fare gli onori di casa, tanti sindaci ed amministratori, anche tantissimi esponenti della Lega, partito di provenienza del vice presidente, giunto a Contursi invitato dall’assessore Giovanni Ricca per un incontro alle terme Capasso.

Presenti anche il prefetto di Salerno, Francesco Russo ed il questore Giancarlo Conticchio. «Il turismo va trattato come una vera e propria industria», dice il vice presidente Centinaio che guarda alla ripresa del Paese senza dimenticare le piccole realtà, che rappresentano un punto focale del sistema che intende realizzare per promuovere l’Italia nella sua unicità. 

«Soprattutto dopo la pandemia - continua - tanti scelgono mete alternative ma occorre unire tutto in un solo brand Italia, invece le venti Regioni producono venti sistemi diversi». Ricorda, poi, come le opportunità dell’Italia sono diversificate, a vantaggio dell’economia. «Contrariamente ad altri Paesi, l’Italia ha possibilità di più turismi, beni culturali, turismo religioso, agroalimentare e food, mare, ma anche turismo altospendente per chi ha più risorse - dice - Per questo serve un piano industriale sui turismi, che ci consente di allungare la stagione, di avere occupazione più stabile. Ma servono servizi». Fa mea culpa sulle cose che non funzionano ed invita enti locali e associazioni di categoria a lavorare di più in sinergia. Fa un esempio proprio su quanto visto a Contursi. «Ho visitato le vostre aree con le fonti termali e minerali, ho visto gente prendere l’acqua. Ma è un turismo di vicinato, la competizione è alta e bisogna ampliare il raggio d’azione lavorando con le Regioni. La sensazione che ho è di un turismo termale, legato al sanitario e al wellness, con un agroalimentare importante, c’è davvero un potenziale pazzesco. E infine ricorda la sua città di provenienza, Pavia, mettendola in relazione con Salerno, quasi a sentirne e a dimostrane la vicinanza. «In fondo Salerno e Pavia sono un po’ gemellate perché sono entrambe capitali dell’impero longobardo e questo è un grande orgoglio».
 

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