Chiama il 118 e aggredisce l’infermiere: arrestato a Capaccio Paestum

L’aggressore aveva rifiutato nei giorni scorsi un ricovero

Chiama il 118 e aggredisce l’infermiere: arrestato a Capaccio Paestum
di Carmela Santi
Martedì 20 Dicembre 2022, 08:21
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Un infermiere del 118 di Capaccio Paestum è stato aggredito ad Agropoli. L’uomo che lo ha picchiato, un 34enne pregiudicato, è stato poi arrestato dai carabinieri: dopo l’infermiere ha pestato altre due persone. A denunciare l’accaduto, l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” impegnata su territorio nazionale a difesa del personale sanitario.

Secondo la ricostruzione dei fatti dell’associazione con una nota a firma del presidente Manuel Ruggiero nella quale si spiega che il personale 118 di Capaccio Licinella dell’Asl Salerno è intervenuto su chiamata della centrale operativa, per una presunta perdita di coscienza ad Agropoli.

All’arrivo dell’ambulanza è avvenuta l’aggressione con calci e pugni che ha portato l’infermiere che era a bordo del mezzo a farsi medicare al pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, con prognosi di due giorni.

L’aggressore aveva rifiutato nei giorni scorsi un ricovero. «Siamo esausti. Il nostro consiglio non è più quello di tenere duro, bensì quello di fuggire dalla prima linea della sanità in virtù del fatto che le istituzioni continuano ad essere sorde circa determinate problematiche!», dichiara il presidente dell’associazione Manuel Ruggiero. Sull’episodio arriva la solidarietà all’infermiere aggredito da parte del capogruppo di FdI alla Commissione Sanità della Camera, l’onorevole Imma Vietri che aggiunge «Il tema della violenza ai danni degli operatori sanitari è una delle priorità dell’azione politica di Fratelli d’Italia. Nei giorni scorsi, il Ministro della Salute Orazio Schillaci è già intervenuto in merito - a seguito degli ultimi dati forniti dall’Inail sulle aggressioni subite da medici e infermieri, confermando la sua massima attenzione verso tale problematica. Questi gesti - sottolinea ancora Vietri - sono davvero gravi. E sono gravi a prescindere, ancor più perché vengono perpetrati ai danni di figure che aiutano chi sta male, con massimo impegno e massima professionalità, a tutte le ore del giorno e della notte. Sono davvero un doppio schiaffo alla civiltà». 



Intanto c’è preoccupazione sul futuro del servizio di emergenza urgenza, sul territorio cilentano. Per i Comuni ricadenti sotto la gestione del Piano di Zona S08, che vede Comune capofila Vallo della Lucania, non è stata prevista alcuna aggiudica, «tanto meno l’eventuale proroga del servizio in essere, e tanto al fine di garantire la corretta esecuzione del servizio» denuncia in una nota Biagio Tomasco della Nursind. L’organizzazione sindacale chiede ai vertici dell’Asl Salerno e alla Regione di intervenire con la massima solerzia al fine di garantire l’accesso alla Rete Territoriale di Emergenza Urgenza a tutti i cittadini insistenti sul territorio cilentano.

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