Cilento in kayak per amore del mare: l’impresa ecosostenibile di Maurizio Sollo

La tappa a Marina di Camerota
La tappa a Marina di Camerota
di Antonio Vuolo
martedì 15 aprile 2025, 11:50
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Novanta chilometri in kayak, da Santa Maria di Castellabate fino a Sapri, per lanciare un messaggio forte: rispettare il mare, proteggerlo, viverlo in modo autentico. È l’impresa portata a termine il 12 aprile da Maurizio Sollo, istruttore e formatore kayak e canoa per ENDAS Campania, ma anche consigliere ANMI Napoli e coordinatore del primo nucleo italiano di Protezione Civile in kayak.

L’iniziativa rientra nel progetto "Eco Sostenibilità Nautica", ideato proprio da Sollo insieme all’ASD Sport Outdoor Campania: un viaggio a tappe lungo le coste italiane, nato con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo del sea kayak come mezzo di trasporto sostenibile, non motorizzato, e sensibilizzare la popolazione alla raccolta dei rifiuti marini galleggianti.

Dopo aver attraversato il Golfo di Napoli nel 2022 (70 km in un solo giorno) e quello di Gaeta nel 2023 (130 km in tre giorni), quest’anno il protagonista è stato il Cilento. Una costa ricca di natura, storia e biodiversità che Sollo ha voluto percorrere in un'unica giornata, toccando diverse tappe simboliche.

La prima sosta è avvenuta a Casal Velino, dove ha ricevuto il supporto tecnico della moglie Giuliana Gargiulo, che ha seguito tutta la missione via terra. Poi, a causa di un improvviso cambio delle condizioni meteo, la seconda tappa al porto di Palinuro. A Marina di Camerota, Sollo ha incontrato l’amico velista Igor, ha consegnato una targa simbolica al presidente dell’associazione Cilento a Vela, e ha lasciato anche i pochi rifiuti raccolti durante la navigazione.

L’arrivo a Sapri, ultima tappa del viaggio, è stato accolto dal presidente del Circolo Nautico locale, Leonardo Pascarella, al quale Sollo ha consegnato una busta contenente i rifiuti raccolti in mare. «È un gesto semplice, ma importante – spiega – perché la tutela del mare parte anche dai piccoli gesti quotidiani».

Accanto alla componente ambientale, il progetto ha anche un forte valore scientifico: durante la traversata, Sollo ha avviato la mappatura della Posidonia oceanica, pianta acquatica fondamentale per l’ecosistema marino.

«Oggi il vero lusso è poter godere dello spazio e del tempo.

Il kayak ci insegna a muoverci lentamente, ad ascoltare il mare, a rispettarlo – racconta –. Questo progetto è nato per sensibilizzare le persone, promuovere la navigazione pulita e tutelare le nostre coste, che spesso sono ancora minacciate dall’incuria e dall’inquinamento».

Un viaggio lungo, faticoso, ma ricco di incontri, emozioni e valori. Un’iniziativa che unisce sport, passione e sostenibilità, con il Cilento come scenario ideale per raccontare un nuovo modo di vivere il mare.

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