Centinaia, migliaia di cimici hanno invaso il quartiere di Grataglie. Dopo il disastro nelle acque del litorale, bisogna far fronte ad un’altra emergenza ambientale. È davvero impressionante il fenomeno raccontato e documentato dai residenti, ma più sconcertante è che, dopo numerose chiamate alle autorità competenti, nessuno pare avere una spiegazione né una soluzione. La zona più interessata è a ridosso della nota azienda di produzione delle uova, spesso sotto accusa per i miasmi provenienti dall’allevamento delle galline. Camminano a frotte sulla strada e si attaccano alle mura delle abitazioni e al bucato. Pur essendo innocue, non pungono e non mordono, stanno creando, da circa una settimana, notevoli disagi ai residenti che si trovano costretti a restare barricati in casa.
«Siamo esasperati - racconta un residente della zona, Tommaso Morriello - abbiamo chiamato il comune, la Asl ma nessuno riesce a darci una soluzione. È intervenuto l’assessore all’ambiente Emilio Masala per un sopralluogo, ma la soluzione sembra lontana. Pare non si sappia chi deve occuparsi e come della disinfestazione della zona. La Asl ci ha risposto che si occupa di mosche e zanzare, ma non di cimici. Questo è un fenomeno nuovo, non sanno chi possa intervenire». Sono piccole e marroni. Potrebbero appartenere alla specie asiatica, anch’essa innocua.
Invasione di cimici dopo le alghe,
nuova emergenza sul litorale
di Laura Naimoli
Martedì 30 Luglio 2019, 06:35
- Ultimo agg. 07:09
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