Città e movida cardioprotette:
il progetto per salvare vite umane

incontro
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Mercoledì 27 Luglio 2022, 18:02
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Città e movida cardioprotette anche a Salerno. Informare e formare per salvare vite umane. Non solo, dunque, la disponibilità di defibrillatori sui territori, ma anche avere cittadini in grado di praticare le manovre salvavita di primo soccorso. Ed è così che dalle città cardioprotette, si estende il concetto e si passa alla movida cardioprotetta. Locali con personale formato, capace di intervenire in caso di arresto cardiaco.

Da Salerno all’Agro, dalla Calabria alla Campania, è così che uno dei progetti più importanti del momento compie un passo dopo l’altro, fino all’Europa. Incontro tra l’Europarlamentare Lucia Vuolo, del PPE – Forza Italia e il dottore Giuseppe Colangelo, presidente onorario di Calabria Cardioprotetta, e dirigente medico del reparto di Cardiologia Utic del Martiri del Villa Malta di Sarno. 

«Promuovere la cultura della cardioprotezione, del primo soccorso per promuovere percorsi di vita. É importante creare sui territori una rete istituzionale per informare e formare quanti più cittadini possibili rispetto alle manovre salvavita ed all’utilizzo del defibrillatore».  Così l’europarlamentare dell’Agro sui progetti di prevenzione e di città cardioprotette. «Ho conosciuto il dottore Colangelo - ha evidenziato Vuolo - con il suo entusiasmo, la voglia di fare, l’obiettivo di salvare vite umane, è partito col progetto Calabria Cardioprotetta, ed è arrivato in Campania, in Abbruzzo e non solo.

Un lavoro encomiabile sui territori, mosso da spirito di solidarietà e profondo senso del dovere. Dalle città cardioprotette alla movida cadioprotetta che mira a formare anche il personale di locali  alle manovre di primo soccorso. Credo che la prevenzione della morte cardiaca improvvisa sia uno degli obiettivi essenziali ed allo stesso  tempoalla portata di un sistema sanitario che si dica organizzato sul territorio. L’arresto cardiaco è una emergenza medica rapidamente fatale senza trattamento immediato, l’obiettivo è fare in fretta e salvare vite umane. Vi è, dunque, la necessità non solo di avere i mezzi a disposizione, ma poter formare i cittadini per avere tutte le misure in qualsiasi momento ve ne sia bisogno, su urgenze ed emergenze riconoscere subito i segnali ed intervenire con le manovre appropriate. Città, scuole e luoghi di aggregazione cardioprotetti è un obiettivo ambizioso sì, ma necessario nella sua concretizzazione. Io sono per una politica che faccia da ponte, presente e accanto ai cittadini ed ad ogni progettualità di valore. Ad oggi Piacenza è la provincia più cardioprotetta d’Europa, miriamo a diffondere la cultura della cardioprotezione, un passo dopo l’altro, con costanza. E, quindi, per locali della movida, le aziende, le forze dell’ordine, predisponendo anche tour nelle scuole. Per questo ringrazio e sostengo il progetto Calabria Cardioprotetta che ha messo le radici per il nostro sud, per salvare vite umane e perché sia sempre più territorio a misura d’uomo. Io ci sono, perché ribadisco sempre che l’Europa non è lontana». 

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«Ringrazio l’onorevole Vuolo – ha sottolineato Colangelo  – per la disponibilità all’ascolto e il confronto nel merito dei progetti, che è l’obiettivo che da oltre un anno stiamo perseguendo con il gruppo di Calabria Cardioprotetta: realizzare comunità cardioprotette non ha colore politico, ma è espressione del bene comune e della costruzione di una società della cura. Sono certo che, anche attraverso l’onorevole Vuolo e le istituzioni europee che ormai rivestono un ruolo fondamentale nelle scelte politiche di ogni giorno, daremo un impulso importante per un investimento serio sulla cultura della cardioprotezione che si fonda su tre pilastri: formazione, disponibilità di defibrillatori pubblici sul territorio, comportamenti responsabili». 

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