Clan Stellato, il gup respinge la richiesta di rito alternativo per il boss

Indagini sulle sei «piazze» di spaccio tra Pastena e Torrione

Il clan Stellato alla sbarra
Il clan Stellato alla sbarra
di Angela Trocini
Venerdì 25 Novembre 2022, 06:40 - Ultimo agg. 18:45
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Respinte, dal gup Francesco Guerra del Tribunale di Salerno, tutte le richieste di rito abbreviato condizionato. Potrebbero andare, quindi, verso il rinvio a giudizio coloro i quali avevano fatto tale richiesta (come, ad esempio, Giuseppe Stellato, il figlio Domenico, Mario Viviani ed alcuni dei sodali di «papacchione») che non è stata accolta dal gip (anche il pm antimafia Marco Colamonici aveva espresso il proprio dissenso) a differenza degli abbreviati secchi e patteggiamenti tutti accolti (è stato anche fissato un calendario di udienze per la discussione) che ha riguardato la maggior parte dei quaranta imputati.

Ieri, quindi, si sono discusse solo le posizioni di chi è rimasto in udienza preliminare e sui cui il gup scioglierà la riserva sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm.

Le indagini, che hanno portato al procedimento penale dopo il blitz di giungo scorso, hanno riguardato le 6 «piazze» di spaccio, tra Pastena e Torrione, su cui Giuseppe Stellato pretendeva una tangente, sebbene tale attività non girasse intorno alla figura di «papacchione» che in realtà voleva assumere il controllo delle attività più redditizie nella zona orientale di Salerno (dallo spaccio di droga su cui pretendeva la tangente, al controllo del mercato ittico e della distribuzione del caffè, progetto stroncato sul nascere in quanto fu arrestato due mesi dopo dall'uscita dal carcere nel 2020).

Varie le accuse che vanno dall'estorsione e lesioni personali aggravati dalla finalità mafiosa al porto e detenzione di armi in luogo pubblico, concorso in spaccio di stupefacenti, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ricettazione, riciclaggio e truffa. 

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