Mogli e fidanzate maltrattate, Sos in Procura:
aumentano i casi di «codice rosso»

Mogli e fidanzate maltrattate, Sos in Procura: aumentano i casi di «codice rosso»
di Nicola Sorrentino
Lunedì 9 Dicembre 2019, 07:00
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Mogli e fidanzate maltrattate, spesso picchiate anche davanti ai figli, per lunghi periodi. Sono in aumento i procedimenti e i fascicoli che raccontano di indagini di violenza sulle donne, alla procura di Nocera Inferiore, spesso costretta ad intervenire per «codice rosso» o a mandare sotto processo mariti e partner violenti con la formula del rito immediato.

Come per un uomo di Nocera, residente a Sarno, che avrebbe minacciato di morte la moglie affinché non chiedesse la separazione. Dal luglio scorso a settembre, fino a quando il gip non firmò un divieto di avvicinamento alla vittima, un 48enne avrebbe sottoposto la moglie ad una serie continua di vessazioni e violenze, con atteggiamenti possessivi e offensivi, per farla desistere dal rompere la loro relazione. Non solo minacce di ucciderla, ma persino di sfigurarla, di incendiarle la casa o l’auto. Comportamenti reiterati nel tempo, con telefonate effettuate anche alla famiglia di lei, finite in un’apposita denuncia ai carabinieri. La donna, in questo caso, avrebbe persino cambiato casa pur di sfuggire al marito, decidendo di non uscire più da sola e abbandonando ogni relazione affettiva, con amiche e conoscenti.

Secondo dati ufficiali, ogni settimana sono almeno dieci le denunce che giungono al tribunale di Nocera, da quando è entrata in vigore la nuova normativa a tutela delle vittime della violenza domestica o di stalking. A Cava, ad esempio, un 41enne dovrà difendersi dalle medesime accuse, avendo picchiato la ex compagna davanti al figlio di due anni, decidendo di seguirla in ogni suo spostamento e promettendole di levarla «dalla faccia della terra».
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