Codice rosso, l'iniziativa: patente ritirata all'aggressore stalker

Il bilancio di un anno di attività a servizio dei cittadini

Codice rosso, l'iniziativa: patente ritirata all'aggressore stalker
di Petronilla Carillo
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 06:28
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«Squadra Stato». Il concetto è coniato dal questore di Salerno Giancarlo Conticchio ma condiviso da tutti i rappresentanti istituzionali presenti. E per la prima il bilancio di un anno di attività a servizio dei cittadini viene fatto dalle tutte le Istituzioni impegnante nella sicurezza del territorio: il prefetto di Salerno Francesco Russo, il generale della guardia di finanza Oriol De Luca, il comandante provinciale dell’Arma Filippo Melchiorre e il questore di Salerno. Un’occasione per parlare di ciò che è stato fatto ma, soprattutto, di ciò che è stato messo in cantiere: dall’ordine pubblico alla sicurezza, dalle violenze di genere alla devastazione ambientale. Un «lavoro sinergico», lo definisce il padrone di casa prefetto Russo, «che si basa su una unità d’intenti dove il core business è proprio la sicurezza pubblica».

E, sempre in materia di sicurezza, contro le violenze di genere, si esprimono anche il colonnello Melchiorre e il questore Conticchio. È quest’ultimo ad anticipare come si «sta lavorando ad una convenzione per entrare nel progetto Zeus che aiuta gli autori delle violenze, specie quelle contro le donne, a partecipare ad un percorso di recupero». Poi, rivolgendosi al prefetto, spiega che «stiamo già adottando dei provvedimenti innovativi, come il ritiro della patente per quanti vengono segnalati per codice rosso». Mentre il comandante provinciale dei carabinieri ricorda gli episodi di Anna Borsa dove «l’arresto del responsabile è nulla rispetto alla gravità del gesto» e punta sulla prevenzione perché episodi di violenze in famiglia sono «all’ordine del giorno», di qui l’esempio del caso di Marzia Capezzuti. 

Un tema caro a tutti. Ne parla il prefetto Russo, che ricorda come da settembre ad oggi sia stato convocato per ben dieci volte il Centro di coordinamento dei soccorsi e di come si sia lavorato ad un piano complessivo per la realizzazione della galleria Porta Ovest. Lo ricorda anche il colonnello Melchiorre sottolineando l’impegno dei carabinieri in tal senso, soprattutto nella splendida costiera Amalfitana. 

Per il comandante provinciale dei carabinieri proprio i giovani, siano essi minori o appena maggiorenni, sono la nota dolente sulla quale lavorare. Di qui le iniziative dei carabinieri nelle scuole, per parlare di bullismo e dell’uso dei social perché «spesso le violenze sono direttamente legate all’uso di internet in quanto vengono commesse per essere pubblicate». Un tema che preoccupa, visti gli episodi registrati a Castel San Giorgio, Campagna, Sala Consilina, Salerno».

Il questore Conticchio, in linea con i suoi colleghi e con il prefetto, preferisce non far riferimento a dati statistici ma ricorda come l’ordine pubblico, nel Salernitano, è abbastanza impegnativo soprattutto per quanto attiene alle partite di calcio in provincia. Sulla sicurezza, invece, precisa che «avere un’auto di carabinieri, polizia o guardia di finanza in ogni quartiere rappresenta un deterrente: i reati predatori sono diminuiti». Ma tutti concordano sul fatto che la percezione di sicurezza va anche storicizzata in quanto «è normale che nel periodo festivo ci siano più reati».

L’impegno della guardia di finanza, ribadisce invece il generale De Luca, è volto tutto a garantire «la messa in terra» dei fondi pubblici. «In particolare - ricorda - del Pnrr perché il nostro lavoro è anche quello, non soltanto garantire l’economia contro speculazioni e affari illeciti ma anche il giusto modo di spendere il denaro pubblico come finora abbiamo dimostrato di fare».

Scuola, trasporti, dispersione scolastica, disinnesco bombe, emergenza Ucraina, protezione civile, lavori pubblici, gestione delle crisi aziendali. È un lavoro a 360 gradi quello che ha sempre visto impegnato in prima linea il prefetto Russo: dai due sbarchi di migranti che si sono avuto dall’estate all’emergenza profughi di guerra. «Non so neanche - ribadisce Russo - quanti Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica ho presieduto per dare garanzie ai cittadini di tutta la provincia.

Siano persino andati nel Vallo di Diano per dimostrare la nastra vicinanza al territorio». Ma tra gli impegni del prefetto anche quello dell’accordo con Gesac per l’avanzamento del progetto di realizzazione dell’aeroporto, quindi la necessitò di dotare di dispositivi di sicurezza nel porto perchè «questo passaggio ha un valore notevole sull’andamento dei traffici e quindi dell’economia».

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