«Condizioni disumane in carcere»,
detenuto risarcito con 2.360 euro

«Condizioni disumane in carcere», detenuto risarcito con 2.360 euro
di ​Viviana De Vita
Venerdì 24 Agosto 2018, 06:40 - Ultimo agg. 07:08
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Ristretto per 295 giorni in una cella del carcere di Fuorni con altri sette detenuti potendo usufruire di uno spazio vitale quantificato in poco più di un metro quadro. Un trattamento inumano patito dietro le sbarre del penitenziario cittadino da un 41enne salernitano che, ora, sarà risarcito per quella detenzione che ha violato l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Una sentenza del giudice Giorgio Jachia della prima sezione civile del tribunale di Salerno a condannare il Ministero della Giustizia accogliendo il ricorso avanzato dai legali dell’ex detenuto, gli avvocati Dario Barbirotti ed Anna Sassano. Il 41enne della zona orientale, in base a quanto stabilito dalla legge sull’ordinamento penitenziario numero 354/75 che prevede l’erogazione di 8 euro per ogni giorno vissuto in condizioni inumane, avrà diritto al risarcimento di 2.360 euro in base a quanto stabilito dalla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’Uomo, pronunciata l’8 gennaio 2013, che ha imposto all’Italia di prevedere una norma che consenta, a chi ha subito il trattamento disumano in carcere, di essere risarcito. 
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