Mazzette alla Tributaria,
confessione fiume del segretario

Mazzette alla Tributaria, confessione fiume del segretario
di Petronilla Carillo
Giovedì 6 Giugno 2019, 06:10 - Ultimo agg. 07:20
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Aveva già confessato e riconosciuto le proprie responsabilità il segretario della commissione tributaria regionale di Salerno Giuseppe Naimoli accusato di corruzione assieme ai giudici Fernando Spanò e Giuseppe De Camillis oltre che al suo collega Salvatore Sammartino. Lo aveva fatto nel corso dell’interrogatorio di garanzia qualche giorno dopo l’arresto ma ha chiesto e ottenuto di essere nuovamente sentito sia dal gip Piero Indinnimeo e sia dal sostituto procuratore Elena Guarino. E ora è tornato a casa, in regime di arresti domiciliari. 

Per due giorni, accompagnato dai suoi legali di fiducia, gli avvocati Michele e Francesca Sarno, Naimoli si è presentato prima nell’ufficio del gip Indinnimeo e poi in via Rafastia, in quello del pm Guarino. È stato proprio quest’ultimo, comunque, l’interrogatorio più importante: è iniziato intorno alle 15.30 e terminato in tarda serata. Quasi otto ore durante le quali Naimoli avrebbe «vuotato il sacco» e «aperto la strada» a nuove e più approfondite indagini. Ma non solo. Avrebbe anche spiegato nel dettaglio quello che lo stesso procuratore capo di Salerno, Luca Masini, aveva definito - nel giorno degli arresti - il «sistema». Insomma, lo scandalo tributaria rischia sempre più di allargarsi e nuovi dettagli starebbero emergendo dagli interrogatori. Dettagli qui quali ora si concentreranno anche i finanzieri del Nucleo di polizia economico e finanziaria di Salerno, agli ordini del colonnello Gabriele Di Guglielmi. Intanto anche il presidente della commissione Fernando Spanò ha chiesto di essere sentito e sicuramente le sue dichiarazioni verranno messe a confronto con quelle di Naimoli. Anche lui, se collaborativo, potrebbe ottenere i domiciliari. 
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