Controlli dei Nas di Salerno, 522 ispezioni
in quattro mesi: sequestri per 5 milioni

Controlli dei Nas di Salerno, 522 ispezioni in quattro mesi: sequestri per 5 milioni
Giovedì 26 Maggio 2022, 14:04
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Sono 522 le ispezioni eseguite dai carabinieri del Nas di Salerno nei primi quattro mesi del 2022. Sanità pubblica e privata, rispetto della normativa anti Covid, controlli sui farmaci e stupefacenti, benessere animale e sicurezza sui luoghi di lavoro i settori sui quali si è concentrata l'attività dei militari, svolta sia d'iniziativa che congiuntamente al Comando provinciale di Salerno. In particolare sono stati complessivamente adottati sequestri amministrativi del valore di oltre 5 milioni di euro, elevando 159 sanzioni per un importo pari a 86.230 euro, segnalando alle autorità amministrative 82 persone e 18 alle competenti autorità giudiziarie della provincia.

Tra le operazioni più rilevanti si ricordano: la contestazione di 30 sanzioni amministrative, per un importo di 16mila euro, correlate al mancato rispetto della normativa anti Covid-19; 5 Rsa segnalate per carenze strutturali e organizzative; sospensione delle attività di 4 cliniche veterinarie; la sospensione «ad horas» di numerose attività commerciali, tra cui una ubicata in un impianto sportivo, per gravi carenze igienico sanitarie, alcune delle quali risultate carenti anche di basilari condizioni di sicurezza, arrecando serio pericolo per l'incolumità dei lavoratori e degli avventori; il sequestro di 5 tonnellate di mangimi in uno stabilimento di prodotti per l'agricoltura; le verifiche presso numerosi rivendite di prodotti di Carnevale, procedendo al sequestro di 80 articoli non conformi per assenza di marchi Ce e dati relativi agli importatori.

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Sono stati inoltre sequestrati 7,5 quintali di prodotti dolciari per un valore di oltre 12mila euro e diffidate 9 persone affinché provvedano alla risoluzione di lievi criticità igienico sanitarie. Nel settore agroalimentare sono stati sottoposti a sequestro, presso due depositi, oltre 6 tonnellate di alimenti del valore di circa 18mila euro e 6 quintali di baccalà, tutti privi delle indicazioni sulla tracciabilità.

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