Diciotto colpi, tra rapine, furti e scippi, costano il processo ad una coppia dell’Agro nocerino, Serena Granato, 32 anni e Giovanni Ferrante, 39enne. I due finiscono a processo con il giudizio immediato, a firma della Procura di Nocera, per aver commesso scippi, in gran quantità, oltre che furti e rapine. Tra le accuse anche la ricettazione per l’uso di uno scooter rubato, mentre il solo Ferrante risponde anche di aver venduto dell’oro oggetto di una rapina. I due furono allontanati inizialmente dai comuni di residenza, dopo un’ordinanza del gip. Dalle indagini, la coppia avrebbero colpito a Castel San Giorgio, Sarno, Pagani, Nocera Inferiore, Angri, San Valentino Torio e Cava de’ Tirreni. La coppia era già nota perché condannata per aver scippato un avvocato a Nocera Inferiore, munito di stampelle nei pressi dell’ufficio postale ed un’anziana a Scafati, di una collanina (colpo attribuito alla sola ragazza). I nuovi episodi furono ricostruiti dalle forze dell’ordine in un periodo che va da marzo a luglio 2021. In alcune occasioni, le vittime rimediarono ferite al punto da essere soccorse in ospedale. I due - che agivano sempre con lo stesso modus operandi - a marzo di quell’anno tentarono di rubare del cibo dal Pegaso di Pagani, finendo poi per aggredire i carabinieri e i vigilanti intervenuti per fermarli. Non si contano, invece, le collanine e i crocifissi in oro strappati ad anziani in diversi comuni dell’Agro.
Le vittime, quasi sempre oltre i 70 anni, venivano colte alla sprovvista, con la coppia che spesso si serviva di un’auto per fuggire facilmente. A Sarno, ad esempio, la ragazza riuscì a rubare - ma il fatto è stato classificato come rapina per la violenza usata su un dipendente - 10 chili di parmigiano e salumi, mentre il complice l’attendeva in macchina. Il più delle volte ad agire era solo uno dei due, specie con gli anziani, spintonati alle spalle in strada e poi rapinati di oggetti preziosi, quali collanine e orecchini in oro. A Pagani, il 16 giugno 2021, una 75enne rimediò un trauma cervicale dopo essere stata aggredita dall’uomo. Sempre a giugno, Ferrante aveva venduto un bracciale in oro, oggetto di una rapina in quello stesso giorno, ad un negozio compro oro di Pagani. Molti dei colpi sono stati ricostruiti grazie alla testimonianza delle vittime, al riconoscimento fotografico così come dalle telecamere, come accadde a luglio, per il furto di una bicicletta elettrica nei pressi di un appartamento. I due avrebbero utilizzato anche un ciclomotore per alcuni colpi, provento anch’esso di furto, che serviva per evitare di essere identificati. In ragione degli elementi gravemente indiziari, per i due c’è il processo con rito immediato.