Coronavirus a Salerno, un focolaio
nel rione Carmine dove abita De Luca

Coronavirus a Salerno, un focolaio nel rione Carmine dove abita De Luca
di Adolfo Pappalardo
Martedì 21 Luglio 2020, 10:15 - Ultimo agg. 14:05
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Prima il titolare di un bar, poi l'impiegata della banca appena di fianco. E poi, ancora, i due amici del barista, un'intera famiglia di pasticcieri, un commerciante e una coppia di coniugi. In totale 12 positivi in meno di una settimana e in meno di un chilometro quadrato. E se il sindaco invita a non fare allarmismi, è psicosi al Carmine, quartiere di Salerno con poco più di 5mila residenti dove vive anche il governatore Vincenzo De Luca. Che ora, ironia della sorte, si ritrova un focolaio proprio sotto casa. Nel vero senso della parola. Ma nei bollettini quotidiani dell'Unità regionale di crisi Salerno non viene menzionata mai. Anche se è tutto ristretto nello stesso quartiere. E né, tanto meno, ne accenna il governatore che pure per ogni focolaio, anche piccolo, scoppiato in Campania, prima, durante e dopo l'emergenza, ha scatenato tuoni e fulmini.

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«Vogliono tenere bassa l'attenzione perché se ammettessero che qui esiste un cluster, sarebbero costretti a chiudere tutto», dicono nel quartiere, per la maggior parte popolato da anziani, che ormai è deserto ed è tale la paura che nei negozi non entra anima viva da giorni e si indossa la mascherina anche all'aria aperta. Ma tutti hanno ridotto le uscite al minimo e se lo fanno, hanno il passo svelto. D'altronde come fai a non avere timori se pure i preti salesiani hanno deciso di chiudere l'oratorio? «Vista l'instabile situazione del nostro quartiere abbiamo ritenuto opportuno sospendere le attività», hanno comunicato, loro sì senza tanti giri di parole, i padri salesiani che dimorano qui dalla fine degli anni 50 e, Covid a parte, non hanno mai chiuso le porte.

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E poi, ancora, l'allarme scoppiato in tribunale dove un ufficiale giudiziario pure è risultato positivo. Per questo ieri la presidente della Corte d'Appello di Salerno, Iside Russo, ha disposto la chiusura dell'ufficio Notifiche, situato nel centro storico, finché non arriveranno i risultati dei tamponi ai dipendenti. Così come chiude anche l'ufficio degli avvocati alla Cittadella giudiziaria, sempre a ridosso del quartiere. Decisione a scopo precauzionale adottata dal Consiglio dell'ordine di Salerno: «A causa dell'emergenza Covid 19 gli uffici degli avvocati di Salerno resteranno chiusi fino a diversa disposizione».
 


Il primo caso si registra sabato 11 luglio con il barista. A stretto giro si ritrovano contagiati anche un paio di amici di quest'ultimo e la dipendente della vicina banca. Il risultato è il bar e lo sportello bancario sbarrati che hanno riaperto solo ieri. Mentre passano i giorni e gli altri casi non vengono ricondotti al quartiere perché i positivi sono residenti in comuni limitrofi. È il caso del pasticciere, positivo, con la moglie e i due figli che risiedono a Battipaglia. Poi la coppia che invece sì risiede lì e un cinquantenne che pure vive altrove ma ha il negozio di scarpe a due passi dal bar e la banca. Troppi casi in una zona ristretta anche se l'allarme non scatta affatto perché nessuno si preoccupa di verificare non tanto la residenza ma il luogo di lavoro. Ed è il panico che spinge pure i salesiani a sbarrare tutto e poi si corre ai ripari pure al tribunale. In una zona dove, anagrafe del 2012 alla mano, risultano residenti 5345 persone. Ma con ben 12 positivi in poche centinaia di metri senza contare l'ufficiale giudiziario. Naturale quindi che nel quartiere del governatore, proprio sotto casa sua, si respiri solo paura e tensione. «Basta il rumore di una sirena di un'autoambulanza e scatta il panico», raccontano in questo quartiere della media borghesia.

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«C'è una serie di contagi che sono stati registrati, cinturati e verificati. Non penso si possa parlare di un cluster, ma la cosa deve essere tenuta strettamente sotto controllo. Ho parlato con il direttore dell'Asl, che mi ha rassicurato in merito alla possibile evoluzione della situazione», getta acqua sul fuoco ieri mattina il sindaco Enzo Napoli che vira subito il discorso sul centro storico dove illustra la situazione degli extracomunitari.
Ma lì non sono stati registrati casi mentre nella zona orientale, ancora, si sono registrati, sempre negli ultimi giorni, altri 4 casi. Tra cui una dottoressa in servizio al poliambulatorio e il marito.

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