Covid a Salerno, focolaio negli Alburni
dopo i casi nell'azienda agroalimentare

Covid a Salerno, focolaio negli Alburni dopo i casi nell'azienda agroalimentare
di Katiuscia Stio
Venerdì 18 Settembre 2020, 06:15 - Ultimo agg. 08:51
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Si allargano i contagiati del focolaio di Serre che si estendono ad Altavilla Silentina e a Eboli. Infatti, dai tamponi di ieri effettuati dall'Asl risultano tre ad Altavilla Silentina, sei a Eboli (tutti dipendenti dell'azienda agro-alimentare di Altavilla, entrati in contatto con il lavoratore di Serre precedentemente positivo). Tra i positivi altri due a Battipaglia, due ad Albanella, uno a Nocera Superiore, uno a San Marzano sul Sarno, uno a Cava de' Tirreni, uno a Roccadaspide, uno a Sarno, uno a Salerno e uno a Capaccio. Cresce l'apprensione e la paura nei due centi di Serre e Altavilla Silentina. «Il covid è arrivato  tra i nostri cittadini», così il sindaco di Serre, Franco Mennella, ha annunciato la presenza dei casi nel paese degli Alburni.  «Dobbiamo cercare di isolare il virus è  c’è un solo modo, il distanziamento sociale – ha detto Mennella – Dobbiamo cercare di evitare di uscire se non per il necessario. Non chiudiamo nulla ma vogliamo consigliare a tutti i cittadini di Serre di  restare a casa. Dobbiamo cercare di isolarci per almeno 15 giorni perché con i 5 casi siamo diventati un focolaio». 
 

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Intanto ad Altavilla Silentina scoppia la polemica dettata dalla paura contagio. «Com'è possibile che dopo tre giorni si scopre una verità che ci sono altre persone che hanno contratto il covid in azienda? - racconta un operaio di Altavilla - Il comune ha taciuto tutto. La  collettività è impaurita. Molti dei dipendenti ancora non hanno fatto il tampone,  alcuni sono risultati negativi,  mentre altri sono risultati positivi. Mercoledì ci è  stato comunicato che nessuno aveva il covid, ieri  si scopre che alcuni dipendenti si sono recati di nuovo al lavoro e poi hanno saputo di aver contratto il virus. Le autorità hanno taciuto su tutto. É Una vergogna e vi dovete dimettere dal ruolo che occupate». L'amarezza nasce dal fatto che due giorni fa l’Asl aveva provveduto a sanificare la fabbrica e ad eseguire i tamponi sul personale, ma , secondo il racconto del lavoratore,  non si era proceduto a fermare tutto e dunque, dopo  l'esito dei  tamponi positivi, nasce paura e sgomento.  Il cerchio si allarga a macchia d'olio.

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