Coronavirus a Caggiano, il volontario morto
nel feretro con la divisa della Protezione civile

Coronavirus a Caggiano, il volontario morto nel feretro con la divisa della Protezione civile
di Pasquale Sorrentino
Sabato 4 Aprile 2020, 11:11 - Ultimo agg. 20 Marzo, 17:31
1 Minuto di Lettura
Caggiano è stato uno dei primi paesi in provincia di Salerno che ha combattuto il Coronavirus. Ed ha contato uno delle prime vittime, don Alessandro Brignone. Sin dal primo giorno, come ogni emergenza in paese c'è stata la protezione civile. E soprattutto Rosario, 63enne, da decenni volontari per le associazioni in tutela del territorio. La tuta della protezione civile come seconda pelle e l'amore per il prossimo sempre al primo posto nella sua vita. Dopo tre settimane di lotta strenua, combattendo anche con la neve, ieri, Rosario, è tornato a casa, e si è accasciato in un attimo. Una ennesima tragedia a Caggiano, una tragedia per la Protezione civile. Rosario Peccheneda è così deceduto, in casa, per causa naturali.

LEGGI ANCHE Coronavirus a Napoli, de Magistris: «Niente tasse ai commercianti nel 2020»

“Volontario instancabile sempre pronto ad ogni chiamata. Grazie Rosario per aver dedicato fino all’ultimo il tuo tempo al servizio degli altri in un momento di grande emergenza , per non esserti tirato indietro, senza paura”. Questo il ricordo dell’amministrazione comunale guidata da Modesto Lamattina, uno dei massimi esperti di Protezione civile. “Siamo tutti vicini alla sua famiglia in particolare ai suoi genitori e a tutti i volontari della Gopi. Il dolore per la perdita di un caro amico non fermerà il nostro operato”. Nella bara con Rosario, che aveva 63 anni, anche la tuta della protezione civile, sua seconda pelle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA