«Palestre come aule? Per lo sport
salernitano sarebbe il lockdown»

«Palestre come aule? Per lo sport salernitano sarebbe il lockdown»
di Pasquale Tallarino
Sabato 11 Luglio 2020, 06:35 - Ultimo agg. 08:14
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È in corso il bando comunale per l’assegnazione delle palestre scolastiche alle associazioni sportive. La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 luglio e la disponibilità degli spazi è in funzione del monte ore che le scuole hanno comunicato o comunicheranno. Nel bando c’è una «riserva»: è legata all’emergenza sanitaria e alle necessità delle scuole. Da calendario regionale, gli alunni, come annunciato ieri da De Luca, dovrebbero tornare in classe il 14-15 settembre (e non più il 24). «Entreranno anche in palestra? I nuovi spazi verranno creati utilizzando le palestre? Saranno negate alle associazioni sportive? Se accadesse, sarebbe il lockdown sportivo, il secondo di fila. Insostenibile, perché decreterebbe la scomparsa di tante società». Gli interrogativi risuonano nelle sedi provinciali delle federazioni.

L’APPELLO
Ieri mattina, hanno fatto fronte comune Carlo Rizzo, presidente Fip Salerno, e Massimo Pessolano, presidente Fipav Salerno. Pallacanestro e pallavolo scendono in campo «ma il problema - aggiungono i presidenti - riguarda tutte le discipline da contatto, pure il karate o lo scherma, tutte le discipline che si svolgono indoor, pure la ginnastica ritmica». Perché il problema, a Salerno e in «tanta» provincia, non è solo strutturale ma anche cronico. Rizzo spiega: «Prepariamo un documento che invieremo al Comune di Salerno e alla Provincia, che hanno rispettivamente egida su Primarie e Secondarie di primo grado, su Secondarie di secondo grado. Le associazioni sono seriamente preoccupate per il loro futuro sportivo. Sono ferme da molti mesi: se non avranno spazi a disposizione, perderanno il secondo anno sportivo di fila. Ne conseguirebbe il tracollo, la fine mesta dello sport, che a Salerno si svolge nelle scuole. I problemi li conosciamo tutti e tutti sappiamo che il modello scuola dovrebbe essere superato: non può essere la scuola a sopperire sempre alla carenza cronica di palazzetti zonali, per discipline, di quartiere, funzionali ad una realtà come Salerno con la sua vasta provincia. Però il problema c’è: lo sport qui si fa a scuola. Se le scuole non concederanno il nulla osta alle società, sarà una sciagura».
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