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Le attestazioni esibite dai negozianti sono infatti risultate del tutto false, così pure il marchio «Ce» era stato apposto in assenza delle necessarie autorizzazioni.Le Fiamme Gialle sono risalite ai fornitori, due società dell'hinterland napoletano presso le quali sono intervenute per eseguire le perquisizioni disposte dalla Procura di Vallo della Lucania.
La Guardia di Finanza ha così sottoposto a sequestro quasi 18mila tra mascherine e visiere protettive non a norma e ha denunciato per frode in commercio i 9 responsabili individuati, che rischiano ora la reclusione fino a 2 anni o la multa fino a 2.065 euro.