Covid a Salerno, focolaio nell'abbazia:
è grave don Gennaro, il monaco esorcista

Covid a Salerno, focolaio nell'abbazia: è grave don Gennaro, il monaco esorcista
di Valentino Di Domenico
Mercoledì 10 Marzo 2021, 06:35 - Ultimo agg. 11:17
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Cava de’ Tirreni, e non solo, si stringe in preghiera per la comunità monastica dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità. Nei giorni scorsi, infatti, sei monaci su sette che vivono nel monastero benedettino, compreso l’Abate Michele Petruzzelli, sono risultati positivi al Coronavirus. A destare preoccupazione in queste ore sono le condizioni di don Gennaro Lo Schiavo (nella foto), monaco benedettino, esorcista e rettore del Santuario dell’Avvocatella. Le sue condizioni di salute, infatti, nella serata di lunedì si sono complicate. Per don Gennaro si è reso necessario il ricovero presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Da mercoledì scorso il sacerdote aveva la febbre, ma nei giorni scorsi aveva mostrato segnali di miglioramento che lasciavano ben sperare. Lunedì sera, però, il livello di saturazione di ossigeno nel sangue è sceso a livelli preoccupanti. Da qui è maturata la decisione di trasferire don Gennaro all’ospedale Ruggi di Salerno, dov’è attualmente ricoverato sotto osservazione. Dalla Tac eseguita nella giornata di ieri è emersa la presenza di una polmonite bilaterale che ha reso necessario l’ingresso, in codice giallo, in terapia sub- intensiva, dov’è assistito nella respirazione da un casco in grado di mantenere un ambiente ad elevata tensione di ossigeno e a pressione positiva durante tutto il ciclo respiratorio. La notizia del ricovero in ospedale di don Gennaro Lo Schiavo si è diffusa in poche ore tra le migliaia di fedeli che, da ogni angolo della Campania e non solo, si recano al Santuario mariano dell’Avvocatella e che hanno nel monaco benedettino un forte punto di riferimento spirituale. Nella serata di ieri, migliaia di devoti della Madonna Avvocatella si sono dati appuntamento sui social per una veglia di preghiera per don Gennaro Lo Schiavo e per tutta la comunità monastica della Badia di Cava che sta affrontando la difficile prova del Covid-19.

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Il contagio si è diffuso all’interno della comunità monastica nelle scorse settimane: circa dieci giorni fa, infatti, uno dei monaci aveva iniziato ad accusare sintomi influenzali. Dopo qualche giorno anche don Gennaro Lo Schiavo ha accusato gli stessi sintomi. Così, di concerto anche con i medici, si è deciso di procedere con i controlli e con i tamponi. L’esito è arrivato a metà settimana: sei monaci su sette sono risultati positivi. Per fortuna tutti gli altri padri benedettini stanno bene e non presentano alcun sintomo. Nei giorni scorsi anche il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, si è stretto intorno alla comunità monastica dell’Abbazia Benedettina, da un millennio faro di spiritualità e cultura per tutto il Mediterraneo. «Esprimo la mia vicinanza personale e quella di tutti i cavesi, alla comunità monastica della Badia di Cava, al Padre Abate, Michele ed ai nostri amati monaci, con la certezza che supereranno la difficile prova» ha detto il primo cittadino. 

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