Covid a Eboli, morto Gianmaria Pastore:
il chitarrista stroncato dal virus a 40 anni

Covid in Campania, morto un chitarrista

Covid a Eboli, morto Gianmaria Pastore: il chitarrista stroncato dal virus a 40 anni
di Laura Naimoli
Domenica 4 Aprile 2021, 12:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 17:21
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Inconsolabile è il dolore della città per la perdita di Gianmaria Pastore, classe '81, trentaseiesima vittima ebolitana del Covid. È la vittima più giovane, l'amico di tanti che da ieri continuano a piangerlo, chiedendosi se esista una strada per uscire da un incubo che non smette di mordere e soffocare la città. Educato, gentile, perbene. Sono i tre aggettivi che più ricorrono nelle testimonianze di cordoglio sui social. La sua passione era la musica e la chitarra, per lui non un semplice strumento, ma un vero e proprio prolungamento del suo arto. Sono i ricordi di chi ha percorso un tratto di strada con Gianmaria e non vuole dimenticare. Aveva avuto problemi oncologici e il Covid ha fatto il resto, non risparmiando dalla sua furia un ragazzo di quarant'anni che non potrà più pronunciare la parola futuro. È stato per otto anni chitarrista dell'Evoli festival e il patron della manifestazione ha dedicato a lui un pensiero sui social.

«Persona perbene - scrive Claudio D'Eboli - musicista serio e più di ogni cosa buon amico, che ha sempre rispettato tutto e tutti.

Grazie per la tua amicizia da sempre, e grazie per averci onorato della tua preziosa collaborazione. Non ti dimenticherò. Buon viaggio amico mio». Le esequie si terranno nella giornata odierna.

Ad annunciare la sua dipartita è stato suo padre, Mariano, anche lui molto noto in città per la passione per opere d'arte e storia. «Figlio mio - scrive commosso il papà - raggiungi la tua mamma lasciandomi solo nell'angoscia che mi accompagnerà in questi ultimi anni di cammino sulla terra, te ne sei andato tre ore dopo Gesù, il Venerdì Santo del 2021, a soli quarant'anni compiuti il 12 gennaio».

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La città intera si è stretta intorno a questo padre che vede spegnersi il figlio, dopo aver perso anche sua moglie non troppo tempo fa. Ci si interroga su come andare avanti, come rialzarsi per non soccombere. Il numero dei contagi giornalieri fa ben sperare, come pure fa tirare un sospiro di sollievo il numero delle persone che riescono a guarire, ma l'apprensione è ancora alta perché si registrano ancora centocinquantuno positivi, dalle notizie che vengono riportate dall'ultimo bollettino Asl. Mercoledì prossimo le scuole riapriranno di nuovo i battenti, almeno quelli delle primarie di primo e secondo grado e di nuovo i genitori si dividono in chi è favorevole alla ripresa scolastica e chi preferirebbe tenere i bimbi e ragazzi a casa per evitare il rischio virus nell'ultimo mese di lezioni. La speranza mette d'accordo tutti: subito il vaccino per uscirne.

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