Covid a Salerno, positiva consigliere:
«Ai genitori dico: vaccinate i bimbi»

Covid a Salerno, positiva consigliere: «Ai genitori dico: vaccinate i bimbi»
di Barbara Cangiano
Domenica 19 Dicembre 2021, 09:00 - Ultimo agg. 20 Dicembre, 16:22
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I suoi due figli, che hanno 9 e 11 anni, prendono il Covid. Nel giro di tre giorni ce l'ha anche tutta la famiglia, benché gli adulti siano vaccinati con tre dosi. «E meno male - sospira Tea Luigia Siano, avvocato e consigliere comunale - perché i sintomi sono leggerissimi, giusto un po' di raffreddore. Altrimenti a quest'ora poteva andare molto peggio». Ferma sostenitrice della necessità di immunizzare velocemente tutti, compresi i più piccoli, Tea è certa che i due ragazzini si siano contagiati nella rete dei contatti tra i coetanei, «cioè in quella fascia di popolazione che è ancora scoperta e su cui il virus rischia di essere più aggressivo. Loro stanno per fortuna bene spiega ma hanno infettato noi familiari, perché evidentemente hanno una carica virale molto forte, mentre al momento non risultano persone contagiate da me e mio marito, perché presumiamo di avere una carica virale più bassa proprio grazie ai vaccini». Da martedì i quattro sono in isolamento ed è probabile che ci resteranno per diversi giorni, festività natalizie comprese: «La cosa che mi fa più rabbia è che avevo già iscritto i bambini in piattaforma per farli vaccinare il 16, ma purtroppo il Covid è stato più veloce e due giorni prima della convocazione abbiamo scoperto che mio figlio era positivo. Ecco perché da madre, da donna e da consigliere comunale sento di rivolgere un appello a tutti i genitori che sono indecisi: non abbiate dubbi, non siate poco fiduciosi nella scienza e nella medicina, portate i vostri figli a vaccinarsi al più presto senza perdere ulteriore tempo, perché questa malattia è dietro l'angolo e non ci ha affatto abbandonati. Se è vero che forse possiamo essere più sereni sul fronte delle conseguenze sanitarie, le ripercussioni pratiche dell'isolamento sono pesantissime racconta Noi siamo fortunati perché abbiamo spazi sufficienti a poterci isolare e perché siamo circondati da una rete amicale molto forte, quindi non ci sono problemi per la spesa o altro. Ma rappresentiamo un'eccezione, perché sono tantissime le famiglie che invece devono accontentarsi di pochi metri quadri e magari non hanno nessuno che possa provvedere ai loro bisogni quotidiani». 

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Dad per i piccoli, lavoro a distanza, ma con il contagocce, per i grandi: «Sono una libera professionista e, per quanto possa demandare alcune cose, avevo delle scadenze che non riuscirò a rispettare.

Avere il Covid significa anche questo, mettere in conto di rinunciare al lavoro e quindi al guadagno per un periodo indefinito di tempo. Vorrei che le persone contrarie ai vaccini lo ricordassero, perché quando ci finisci dentro non hai altra soluzione incalza E poi non bisogna dimenticarsi degli anziani. Loro sono più fragili e non sappiamo che reazione potrebbero avere in caso di infezione anche dopo il vaccino. Per questo bisogna fare uno sforzo di responsabilità e di coscienza. Usciremo da questo tunnel quando non ci saranno più anelli deboli nella catena e, mi dispiace dirlo, oggi l'anello debole è rappresentato proprio dai bambini». Siano invita poi a ragionare anche sui risvolti che l'incremento dei contagi sta avendo sull'economia: «Leggo di tante polemiche e malumori sul giro di vite che si sta attuando per provare a frenare la curva dei casi e comprendo le difficoltà in cui si trovano tanti lavoratori. A maggior ragione, che si abbandonino inutile resistenze, altrimenti anche il mondo produttivo rischia di collassare. È facile attaccare sempre le istituzioni, proviamo invece a fare ognuno la propria parte». Il Covid l'ha fregata sui tempi, ma ha cementato le sue convinzioni: «Adesso mi fa ancora più male sapere di persone che non credono alla pandemia o che minimizzano gli effetti di questa patologia. Sento in giro tante mamme che preferiscono attendere i risultati delle vaccinazioni nella fascia under 12. A loro dico che non c'è più tempo. Fate presto». 

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