Covid, incubo contagio a scuola:
in fuga dal Nord prof e bidelli precari

Covid, incubo contagio a scuola: in fuga dal Nord prof e bidelli precari
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 21 Settembre 2020, 06:30 - Ultimo agg. 09:42
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l grande esodo sullo sfondo dell’incertezza per la partenza del nuovo anno scolastico. In fuga dal Nord Italia 2mila e 800 insegnanti precari e mille e 200 docenti di ruolo. Gli ultimi mesi estivi hanno sancito un flusso migratorio da record in uscita dalle province della Lombardia e del Veneto. A causa dell’aumento dei contagi da Covid,tanti salernitani hanno deciso di tornare a casa dalle proprie famiglie. Inoltre, la paura di un nuovo lockdown ha indotto tanti docenti ad avvicinarsi ai propri cari per timore di un confinamento. Il Covid ha sconvolto la geografia occupazionale dei docenti.

Bastano pochi numeri per inquadrare il fenomeno. Nella sola provincia di Milano i precari salernitani che si sono inseriti entro il 10 agosto scorso nelle graduatorie provinciali per le supplenze sono meno di 380 nei vari ordini di scuola, di cui 120 sono maestre: nel 2017, anno dell’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze, i precari a Milano erano circa 875, quasi il doppio di quelli attuali. «Tanti docenti sono andati via dal Nord per paura del lockdown e dei contagi», dice un sindacalista salernitano. Questa estate i sindacati locali hanno gestito più di 2.800 domande di reinserimento nelle graduatorie nostrane da parte di precari nostrani di ritorno dal centro-nord Italia. I precari in fuga hanno lasciato le scuole del Nord senza docenti, quindi con migliaia di posti vacanti che ancora oggi risultano scoperti. In Lombardia infatti la scuola ha preso il via il 14 settembre all’insegna di una grande emergenza di cattedre vacanti liberate anche dai prof salernitani. Ma l’emergenza sanitaria non ha incentivato soltanto i precari nostrani ad allontanarsi dal Nord. In fuga anche i docenti di ruolo, circa 1.200, che hanno ottenuto trasferimento definitivo (350 i docenti destinatari di trasferimento dal Nord) e assegnazione provvisoria annuale. Un flusso di ritorno senza precedenti incentivato dell’allarme Covid. Chi è stato assunto al Nord tra il 2015 e il 2017 è stato obbligato a prendere servizio in scuole a distanza di centinaia di chilometri da Salerno e a dover rinunciare agli avvicinamenti con assegnazioni provvisorie annuali. Dopo tre anni, e in piena pandemia, la storia cambia del tutto. I docenti assunti con la Buona Scuola sono ritornati a casa e hanno salutato per sempre il Nord Italia. I prof salernitani di ruolo che insegnano lontano da Salerno, secondo una stima risalente a febbraio di quest’anno, sono 3.660, dei quali 917 sono stati assunti col piano di immissioni in ruolo previsto dalle legge 107; gli altri titolari al Nord sono gli assunti nel triennio 2014-2017 da scorrimento delle Gae, le graduatorie ad esaurimento provinciali. 

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