«Crac Amato, condanne per 85 anni»
Nei guai anche Del Mese e Siciliotti

«Crac Amato, condanne per 85 anni» Nei guai anche Del Mese e Siciliotti
di Petronilla Carillo
Mercoledì 8 Febbraio 2017, 18:27 - Ultimo agg. 19:16
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SALERNO - Quasi 85 anni di carcere per ventisei imputati per il fallimento del pastificio Antonio Amato spa. E' quanto richiesto, al termine di una requisitoria di circa sei ore, il pm Vincenzo Senatore. E' stato proprio il magistrato a sottolineare come, in gran parte, le responsabilità di quanto accaduto siano del cavaliere Giuseppe Amato oggi defunto. Le pene più pesanti per l'ex deputato Paolo Del Mese, otto anni, e per l'imprenditore di Pontecagnano Antonio Anastasio, sei anni. Due anni e 10 mesi anche per il presidente dell'Ordine nazionale dei Commercialisti, Claudio Siciliotti, consulente della famiglia Amato e organizzatore dello spin off che ha portato alla creazione della Amato Re, società che, come ha sottolineato il pm, era ritenuta consorella della Spa.  Quattro anni la richiesta per l'imprenditore nocerino Enrico Esposito della Esa Costruzioni. Richieste di condanna anche per Antonio Memma del Pastificio Garofalo, e per il collega siciliano Giovanni Giudice, quattro, invece, le richieste di assoluzione. L'accusa per tutti è di bancarotta fraudolenta per aver dissipato le casse societarie nonostante una situazione di criticità nei bilanci della Amato Spa e, quindi di aver creato una Real Estate come «ciambella di salvataggio», ripete più volte il pm per il Pastificio. 
 
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