Crescent, Italia Nostra annuncia: «Aperto un fascicolo al ministero dell'Ambiente»

Strianese, Agosto, Di Leo
Strianese, Agosto, Di Leo
di Giovanna Di Giorgio
Giovedì 25 Ottobre 2018, 19:41
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Un fascicolo presso il ministero dell'Ambiente con al centro il Crescent di Ricardo Bofill. Ad annunciarlo è la sezione di Salerno di Italia Nostra. Che precisa: «Su esposto di Italia Nostra, la segreteria del ministro ha chiesto di trasmettere la documentazione alla divisione IV Dissesto idrogeologico». L'associazione ambientalista fa anche sapere che il ministro Sergio Costa «ha rappresentato di non poter essere presente in occasione dell’anniversario dell’alluvione del 25-26 ottobre 1954, per pregressi impegni, ma ha promesso di essere quanto prima presente a Salerno».

In particolare, il dossier da trasmettere al ministero dell'Ambiente riguarda l'edificazione dell’emiciclo disegnato dall'architetto catalano nell’area di Santa Teresa. «Una parte dell’edificio non ancora realizzato, adiacente alla porzione pubblica oggetto di crollo della piazza in corso di messa in sicurezza - spiega la presidente Raffaella Di Leo -  dovrebbe essere costruito proprio sull’alveo originario del torrente Fusandola. È evidente che, una siffatta edificazione, non è consentita né dalla legge, né dai provvedimenti ministeriali di vincolo, né dalle più elementari regole di buon senso». Non soltanto: «Il ministero è stato interessato anche della circostanza che, oltre la metà del comparto edificatorio, non è stato sdemanializzato per oltre 20mila metri quadri. In sostanza - continua Di Leo - si è verificata una vera usurpazione del demanio marittimo lì dove la superficie necessaria del comparto, pari a circa 45mila metri quadri, non è stata totalmente sdemanializzata. Ad oggi poco più della metà, circa 26mila metri quadri, risulta sdemanializzata». Con la conseguenza che, essendo ancora demanio marittimo, «la spiaggia e il mare, nonché lo stesso alveo del torrente Fusandola, non potevano e non possono essere oggetto di edificazione».

L'obiettivo di Italia Nostra è quello di «avviare il processo penale sul crescent per danni ambientali. Infatti - precisa la presidente dell'associazione ambientalista - il processo penale di cui si attende la sentenza del Tribunale di Salerno non ha riguardato i reati ambientali, che peraltro non sono soggetti ad alcuna prescrizione».
                                                           
 
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