Salerno, crolla il controsoffitto
all’ingresso del Genovesi-Da Vinci

Salerno, crolla il controsoffitto all’ingresso del Genovesi-Da Vinci
di Gianluca Sollazzo
Giovedì 23 Settembre 2021, 06:50 - Ultimo agg. 13:30
4 Minuti di Lettura

Ore 3.30. Nella notte tra martedì e mercoledì un rumore violento scuote il custode dell’Istituto superiore Genovesi Da Vinci. Viene giù il cappotto termico del controsoffitto all’ingresso principale dell’istituto. Ieri mattina l’arrivo sul posto della preside Lea Celano che ha immediatamente provveduto a interdire la zona. I ragazzi a inizio lezione sono stati fatti entrare dagli ingressi laterali del Genovesi e dall’ingresso principale del liceo Da Vinci. Ma è tragedia sfiorata. Sconcerto espresso dalla preside che non ha avuto nemmeno il tempo di annunciare l’istituzione di un centro vaccinale anti Covid nella sua scuola. Se il crollo del grosso pannello termico fosse avvenuto a orario di ingresso a scuola sarebbe stata una immane tragedia per gli alunni. 

Sul posto sono intervenuti i tecnici della Provincia e gli operai hanno transennato l’ingresso principale.

Ma poteva davvero capitare qualcosa di grave, proprio a inizio anno scolastico. 

I lavori al cappotto termico dell’Istituto Genovesi Da Vinci sono partiti nel 2015 e si sono conclusi nel dicembre 2015 con una cerimonia festante degli ex presidi dell’istituto e dei docenti. I lavori furono finanziati con fondi Pon Asse 2 per l’efficientamento energetico: 1 milione e 400 mila euro furono gestiti dalla scuola per i lavori che interessarono sia il liceo Da Vinci (per il rifacimento degli infissi) sia il Genovesi (installazione del cappotto termico sulla facciata principale). A distanza di sei anni dall’avvio dei lavori si è registrato un crollo molto serio con cedimento parziale del cappotto termico all’ingresso della scuola. Lì dove ogni mattina hanno accesso centinaia di studenti del Genovesi. Grande sconcerto da parte della preside, Lea Celano, che si è insediata appena l’1 settembre dopo gli anni della presidenza di Nicola Annunziata. Il responsabile dell’Ufficio edilizia scolastica della Provincia, Angelo Michele Lizio, chiarisce che i lavori sono stati gestiti dalla scuola negli anni. «È un intervento che è stato gestito direttamente dalla istituzione dalla scuola - dice Lizio - Non dico che è colpa di nessuno. Ma è uno dei pochi interventi che non è stato gestito dalla Provincia. Ovviamente ci siamo mossi subito e ho contattato l’impresa e il direttore dei lavori: si rimuoveranno le pannellature cedute, poi partiranno i lavori di ripristino». Per fortuna il crollo del cappotto termico non ha fatto registrare danni a persone. Il cedimento è avvenuto - secondo le prime ricostruzioni della scuola - intorno alle 3,30 nella notte tra martedì e mercoledì. Il primo a correre sul posto è stato il custode che in mattinata ha allertato la preside ed i suoi collaboratori. «Appena i funzionari della Provincia sono stati informati dell’accaduto, hanno fatto presente alla dirigenza scolastica e al direttore dei lavori la necessità di procedere con urgenza, da parte dell’impresa esecutrice dei lavori, alla messa in sicurezza del complesso edilizio, alla rimozione e allo smaltimento del materiale crollato. Attività, la cui esecuzione, è stata assicurata in tempi brevi», chiarisce il presidente della Provincia, Michele Strianese

Video

Sotto choc la preside, Celano, e i professori, che avevano ricevuto la positiva comunicazione della istituzione del centro vaccinale anti Covid. «Abbiamo reso la nostra disponibilità in quanto crediamo sia dovere delle Istituzioni scolastiche promuovere la necessità di effettuare la vaccinazione perché si possano riprendere tutte le attività proposte nell’offerta formativa dei vari Istituti - commenta la preside del Genovesi Da Vinci, Celano - È anche un dovere morale proteggere quanti, immunodepressi, sarebbero in pericolo di vita se contraessero il virus». Ma il crollo all’ingresso dell’istituto diventa oggetto di polemica politica. «È inaccettabile che le scuole, i luoghi in assoluto che dovrebbe essere tra i più sicuri, troppo spesso sono ridotti a colabrodo con soffitti che cadono a pezzi mettendo in serio rischio l’incolumità degli alunni», afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo. E il senatore Andrea Cioffi incalza: «Da genitore non dormo tranquillo, quel che è accaduto è gravissimo. Se gli alunni fossero stati lì al momento del crollo? È l’ennesima dimostrazione della noncuranza di chi amministra e il risultato dell’immobilismo che regna in Campania a tutti i livelli da quello comunale a quello regionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA