Da casa al cantiere, morti in auto: i due campani dovevano prendere servizio a Genova

Da casa al cantiere, morti in auto: i due campani dovevano prendere servizio a Genova
di Carmen Incisivo
Mercoledì 22 Novembre 2017, 10:30
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Schianto fatale, nella notte tra lunedì e martedì, sull'autostrada A11 Firenze-Pisa nel tratto tra Capannori e Lucca est, in direzione di Pisa. A perdere la vita due operai campani 50enni che, secondo le prime ricostruzioni effettuate dalle forze dell'ordine, erano partiti alla volta di Genova dove nella giornata di ieri avrebbero dovuto prendere regolarmente servizio in un cantiere navale dove entrambi lavoravano da qualche tempo. Secondo gli accertamenti della polstrada, i due viaggiavano a bordo di un'auto che ha tamponato un tir che era fermo sulla corsia d'emergenza.

A perdere la vita nel terribile incidente, Salvatore Abate di San Giorgio a Cremano e Luigi Balzano, originario di Torre del Greco ma residente, da alcuni anni, a Pisciotta, nel Cilento. La notizia della morte del 50enne è arrivata nella piccola frazione di Caprioli alle prime luci dell'alba di ieri. La prima ad essere stata avvisata sarebbe stata la moglie dell'uomo, una 45enne del posto che, insieme ai figli più grandi, è immediatamente partita per Lucca dove si è dovuta recare per il riconoscimento ufficiale della salma.

 

Luigi Balzano viene descritto come un uomo buono e dedito alla famiglia, era un gran lavoratore e da circa un anno aveva ripreso a lavorare nei cantieri navali liguri. Padre di tre figli, rispettivamente 22, 17 e 4 anni, si era trasferito nel Cilento circa 4 anni fa dopo aver conosciuto quella che è successivamente diventata la sua seconda moglie. Unione dalla quale è nato il suo ultimo figlio. Dal precedente matrimonio erano invece nati i due figli più grandi, trasferitisi anche loro a Caprioli insieme al padre. La vittima era partita alla volta di Genova proprio la notte dell'incidente in compagnia di un collega. Da sempre operaio nei cantieri navali, per alcuni anni si era arrangiato con altri lavori per poter stare vicino alla sua famiglia. Da circa un anno, però, le ristrettezze economiche lo avevano spinto ad accettare un lavoro in uno dei moltissimi cantieri navali liguri, impiego che lo teneva spesso lontano da casa dove, comunque, lui cercava di tornare il più spesso possibile. Secondo alcune indiscrezioni, Balzano aveva programmato la partenza per il lavoro in modo da tornare in tempo per il diciottesimo compleanno del suo secondo figlio. La famiglia aveva, infatti, già organizzato i festeggiamenti per il raggiungimento della maggiore età ai quali avrebbe partecipato anche l'operaio 50enne. La moglie dell'uomo, accompagnata dai due figli più grandi, è immediatamente partita per raggiungere, nel più breve tempo possibile, l'ospedale di Lucca. Non è ancora chiaro se i funerali di Luigi Balzano si svolgeranno a Pisciotta, dove risiedeva da qualche anno o se, alla fine, si deciderà di riportarlo a Torre del Greco, suo paese d'origine. Sconvolta la comunità pisciottana che lo ricorda come un uomo buono ed estremamente attaccato alla sua famiglia.
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