Studenti in quarantena per Covid e lezioni da remoto per 30 studenti nelle scuole statali. Torna la didattica a distanza a due giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico per infanzia, elementari, medie e superiori. Negli istituti scolastici si tornano a vivere le vecchie ansie. E i presidi non hanno perso tempo ieri a programmare l’attivazione di didattica a distanza. Insegnanti, studenti e presidi non hanno avuto nemmeno il tempo di abituarsi alla normalità che già devono fronteggiare i casi di quarantena tra studenti considerati dall’Asl come contatti stretti di positivi.
A Salerno 20 studenti del comprensivo Tasso sono costretti a stare a casa in quarantena e dovranno seguire da stamane la didattica da casa: la preside Flavia Petti ha diramato ieri una circolare disponendo «l’attivazione della Didattica a Distanza fino al termine della quarantena» per i 20 studenti classificati come contatti stretti di un positivo al Covid, pertanto «l’aula della classe sarà dotata di un device (Pc di classe collegato alla Lim) connesso alla rete internet scolastica», inoltre «durante la videolezione il docente orienterà il Pc di aula in modo che la webcam possa inquadrare il proprio volto».
Tra i presidi c’è comunque incertezza sulle modalità di applicazione della didattica digitale integrata. «In merito al ripristino della Didattica digitale integrata ci sono ancora nodi da sciogliere - dice Anna Laura Giannantonio, preside del liceo Da Procida di Salerno - Nel senso che si resta in attesa di nuove disposizioni ministeriali. Molto dipende dai casi che, di volta in volta, si presentano negli Istituti. Ben diverso è il caso di studenti che risultino positivi al Covid prima del rientro a scuola, rispetto a chi tra loro contrae il virus in itinere. Per quel che riguarda il ricorso alla Didattica digitale integrata per la frequenza scolastica - continua la preside - il Ministero di recente si è pronunciato sostenendo che si attiva la didattica da remoto esclusivamente per il gruppo classe dove si riscontra un eventuale caso di positività. Ma cosa accade quando il caso in questione si manifesta prima ancora che abbia inizio l’anno scolastico o durante le pause didattiche e le festività? Ecco, è su questo che si attendono chiarimenti».