Scuola in Dad, ritorno al passato
con l’incubo Covid: 30 alunni a casa

Scuola in Dad, ritorno al passato con l’incubo Covid: 30 alunni a casa
di Gianluca Sollazzo
Venerdì 17 Settembre 2021, 06:40 - Ultimo agg. 20:21
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Studenti in quarantena per Covid e lezioni da remoto per 30 studenti nelle scuole statali. Torna la didattica a distanza a due giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico per infanzia, elementari, medie e superiori. Negli istituti scolastici si tornano a vivere le vecchie ansie. E i presidi non hanno perso tempo ieri a programmare l’attivazione di didattica a distanza. Insegnanti, studenti e presidi non hanno avuto nemmeno il tempo di abituarsi alla normalità che già devono fronteggiare i casi di quarantena tra studenti considerati dall’Asl come contatti stretti di positivi. 

A Salerno 20 studenti del comprensivo Tasso sono costretti a stare a casa in quarantena e dovranno seguire da stamane la didattica da casa: la preside Flavia Petti ha diramato ieri una circolare disponendo «l’attivazione della Didattica a Distanza fino al termine della quarantena» per i 20 studenti classificati come contatti stretti di un positivo al Covid, pertanto «l’aula della classe sarà dotata di un device (Pc di classe collegato alla Lim) connesso alla rete internet scolastica», inoltre «durante la videolezione il docente orienterà il Pc di aula in modo che la webcam possa inquadrare il proprio volto».

I docenti faranno quindi lezione regolarmente da scuola, mentre i ragazzi in quarantena seguiranno le attività didattiche dal computer. Si tratta di un ritorno al passato che nessuno avrebbe mai immaginato dopo appena due giorni di lezioni in presenza. Feste, buoni auspici e bisogno della scuola normale si scontrano inevitabilmente con una realtà che vede ancora il Covid-19 in agguato. Già dai primi giorni di scuola sono scattate le prime quarantene per gli alunni che si sono ritrovati con dei casi di positività al Covid in classe. Ovviamente non si tratta di contagio dentro la scuola, per ora, ma di infezioni preesistenti contratte in altri ambienti. Sono finiti in quarantena, come previsto dai protocolli messi a punto da Ministero dell’Istruzione e Istituto superiore di sanità, altri due studenti al comprensivo Vicinanza-Pirro e dalle famiglie sono arrivate alla preside Sabrina Rega le richieste di didattica virtuale. Altri due casi all’Istituto superiore Genovesi Da Vinci, si tratta di due studenti in quarantena che seguiranno la didattica da casa. Lezioni da casa per uno studente in quarantena del comprensivo San Tommaso d’Aquino di Fratte e Matierno. Al Convitto-Trani due ragazzi in didattica a distanza. Al liceo classico Tasso tre casi di studenti in quarantena legati ai due casi di positività riscontrati all’oratorio dei Salesiani. I compagni dell’allievo positivo sono considerati contatti stretti e quindi devono rimanere a casa per un periodo diverso a seconda sei siano vaccinati o non immunizzati. Chi ha già completato il ciclo di iniezioni anti-Covid da almeno due settimane resta in quarantena per sette giorni e poi si sottopone a un tampone molecolare o antigenico. Se il risultato è negativo, l’alunno può tornare a seguire le lezioni in presenza dal giorno successivo. Per chi invece non è vaccinato il periodo è di 10 giorni. È previsto, anche in questo caso, un tampone negativo per poter rientrare in aula. Gli insegnanti non fanno parte dei contatti stretti e quindi non devono rispettare la quarantena.  

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Tra i presidi c’è comunque incertezza sulle modalità di applicazione della didattica digitale integrata. «In merito al ripristino della Didattica digitale integrata ci sono ancora nodi da sciogliere - dice Anna Laura Giannantonio, preside del liceo Da Procida di Salerno - Nel senso che si resta in attesa di nuove disposizioni ministeriali. Molto dipende dai casi che, di volta in volta, si presentano negli Istituti. Ben diverso è il caso di studenti che risultino positivi al Covid prima del rientro a scuola, rispetto a chi tra loro contrae il virus in itinere. Per quel che riguarda il ricorso alla Didattica digitale integrata per la frequenza scolastica - continua la preside - il Ministero di recente si è pronunciato sostenendo che si attiva la didattica da remoto esclusivamente per il gruppo classe dove si riscontra un eventuale caso di positività. Ma cosa accade quando il caso in questione si manifesta prima ancora che abbia inizio l’anno scolastico o durante le pause didattiche e le festività? Ecco, è su questo che si attendono chiarimenti». 

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