Danni permanenti al bambino, Asl condannata ad un risarcimento di 2 milioni di euro

Sotto accusa le «condotte negligenti dei sanitari»dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore

L'ospedale Umberto Primo di Nocera Inferiore
L'ospedale Umberto Primo di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 18 Gennaio 2023, 11:51 - Ultimo agg. 16:43
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Cure sbagliate, il Tribunale di Nocera Inferiore condanna in primo grado l'Asl ad un risarcimento in favore dei familiari di un bambino. La cifra è di 2.475.063 euro, in ragione delle «condotte negligenti ed imprudenti adottate dai sanitari» presso l'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.

I fatti risalgono a 10 anni fa. Non sono stati invece ritenuti responsabili i medici che ebbero in cura il minore. Il giudice ha rigettato, infatti, la «domanda di manleva formulata nei confronti dei singoli sanitari parte dell'Asl, non potendo essere ascritta loro alcuna responsabilità, in mancanza della prova, sulla scorta delle risultanze della consulenza tecnica, di specifiche condotte colpose in relazione alle diverse attività compiute dagli stessi». Sarà l'Asl a pagare il risarcimento, qualora il giudizio dovesse diventare definitivo. Il paziente era un bimbo di un anno. Si procedeva per il reato di lesioni. Quel giorno, giunse in pronto soccorso per una febbre, quindi fu dimesso dopo alcune visite. Giorni dopo tornò in ospedale e seguì, poi, una nuova dimissione. Così anche per una terza volta.

La famiglia effettuò visite e viaggi anche presso gli ospedali di Napoli e Roma. Stando alla documentazione, un ricovero «precoce» avrebbe evitato il peggio al bambino, oggi affetto da grave disabilità. Nel dettaglio, da una «Grave tetraparesi spastica, cecità di tipo centrale, grave compromissione delle funzioni cognitive che conformano il quadro di stato vegetativo, disfagia severa con possibilità di alimentazione esclusivamente tramite stomia gastrica, incontinenza degli sfinteri, grave scoliosi dorso-lombare, encefalopatia epilettogena», recita la sentenza.

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Sulla somma decisa dal risarcimento andranno compiuti gli interessi legali sull'importo devalutato alla data del fatto e di anno in anno rivalutato fino al soddisfo, previa decurtazione dell'importo già versato a titolo di anticipo, come stabilito dal tribunale.

L'Asl ha impugnato la decisione presso la Corte d'Appello di Salerno, offrendo alla famiglia 200mila euro in favore del minore, 100mila in favore di ciascun esercente la potestà genitoriale e 10mila in favore del difensore della famiglia. Spese che serviranno a sostenere quelle utili per un ricovero in America. Un acconto da versare nel caso la sentenza fosse confermata in Appello. 

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