«È come rivedere un vecchio amico. Ricordo Giffoni in Albania negli anni ’80, all’epoca ero solo un bambino. Rincontrarlo oggi, da sindaco, ha un grande significato e mi impegnerò perché sia l’inizio di un nuovo capitolo per i ragazzi di Tirana». Sono le parole con cui il primo cittadino della capitale albanese, Erion Veliaj, ha salutato Destinazione Tirana, l’evento promosso dal Ministero per lo sport e i giovani, realizzato da Giffoni per fornire nuove occasioni agli adolescenti dei due Paesi. «Il contesto è perfetto - ha continuato Veliaj - siamo la Capitale Europea della Gioventù 2022 e, il prossimo anno, saremo la Capitale Europea dello Sport. Vorrei che Giffoni fosse qui con noi anche nel 2023, ci sono tutte le ragioni per lavorare insieme e non c’è squadra che ha più alchimia di quella italo-albanese». I presupposti non mancano: durante l’iniziativa la delegazione di giffoner italiana, formata da Giorgia Pia Fasano, Domenico Potenza, Alberico Giusti, Giuseppina Lambiasi, Vincenza Carmen Fasano, Simona Della Monica, oltre ad una rappresentanza degli Ambassador dell’Anno Europeo dei Giovani 2022 Youssef Tabi, Esdra Sciortino e Angelica Boscolo ha lavorato a stretto contatto con i coetanei albanesi.
Obiettivo: ideare una startup per abbattere i pregiudizi e gli stereotipi che spesso vengono associati a Italia e Albania. I ragazzi continueranno a collaborare a distanza in questi mesi con il supporto del team di Giffoni.
Soddisfatto anche Adriano Scaletta: «È stato meraviglioso scoprire una città così dinamica - ha spiegato - abbiamo aderito con entusiasmo a Destinazione Tirana, sostenendo con convinzione l’idea di Giffoni e coinvolgendo gli Ambassador dell’Anno Europeo dei Giovani in questa fantastica iniziativa. Vogliamo integrare quegli adolescenti che normalmente resterebbero esclusi dalle attività europee. Sono sicuro che insieme potremo costruire qualcosa di importante». La delegazione è stata accolta dal Comitato Tirana – Capitale Europea della Gioventù. Di grande rilievo istituzionale l’invito che l’Ambasciatore d’Italia, Fabrizio Bucci, ha rivolto ai giffoner e al team presso la sede diplomatica. Lungo e cordiale il colloquio con il vice ambasciatore, Luigi Mattirolo, e la delegata ai progetti culturali Carmen Taschini. «Siamo da sempre impegnati nei programmi di innovazione - ha commentato Mattirolo - per promuovere il crescente ruolo dei giovani nel cammino verso la piena prospettiva europea dei Balcani.
La diffusione della lingua e cultura italiana è sicuramente uno dei punti cardine e crediamo che Giffoni possa essere fondamentale». Tanti i focus proposti, tra questi Neet mediterranei: un approfondimento su quei giovani che non studiano, non lavorano e non sono nemmeno coinvolti in un processo di formazione e che, nell’area del mediterraneo, costituiscono una forte percentuale. Un fenomeno sempre più diffuso, che desta non poca preoccupazione e di cui Giffoni ha scelto da tempo di occuparsene. Tra cinema e laboratori anche la musica ha avuto la sua importanza: Federica Carta, con una grande fanbase in Albania, ha incontrato i ragazzi per un appuntamento tra musica e parole. La cantautrice ha annunciato un album previsto per il 2023. «È la prima volta che mi esibisco all’estero, sono grata a Giffoni per questa occasione - ha raccontato la cantautrice - è stupendo riuscire a confrontarsi con i ragazzi della mia età. Giffoni è capace di unire e cancellare ogni pregiudizio, di fornire occasioni di crescita, riflessione e di divertimento».