Si chiamerà Angelo una detenuta attualmente rinchiusa nella casa circondariale di Salerno. I giudici del Tribunale Napoli nord (la competenza giudiziaria si radica nel territorio in cui è residente il richiedente) hanno accolto la sua richiesta disponendo di rettificare il nome e l’attribuzione del sesso da femminile a maschile e ordinando all’ufficiale dello stato civile di procedere a tale rettifica su tutti i documenti anagrafici e in ogni atto di stato civile.
La sentenza ha autorizzato anche ai trattamenti medico chirurgici per l’adeguamento dei caratteri sessuali da femminili a maschili (come, ad esempio, l’eliminazione del seno mediante mastectomia bilaterale sottocutanea).
Per gli stessi giudici la documentazione sanitaria prodotta è «ampiamente esaustiva: le circostanze esposte, corredate da adeguata documentazione, e la relazione psicologica prodotta attestano che la ricorrente ha seguito e sta seguendo un percorso di transizione con terapia ormonale ed è affetto da una disforia di identità di genere che può essere superata solo con la transizione sessuale e visto il tempo intercorso durante il quale la ricorrente si è sottoposta ai piani terapeutici e la stabilità con cui si sottopone stabilmente al trattamento ormonale sostitutivo, emerge una ferma volontà di arrivare alla rettifica dei propri dati personali.